EMERGENZA SANITA’, IL PRESIDENTE MARSILIO DIFENDE IL SUO OPERATO

Il presidente della Regione, Marco Marsilio, in Consiglio regionale, difende il suo operato e quello del governo regionale, davanti all’esplosione della pandemia in Abruzzo. “E’ difficile capire dove e come colpisce la pandemia. Invito chi si esercita a chiedere la testa di qualcuno o l’arrivo di commissari a un atto di umiltà – ha sottolineato Marsilio – Siamo tutti inadeguati, nessuno è nato imparato, come dice un proverbio. Le migliori sanità del mondo stanno peggio della nostra. Non serve diffondere un clima di inevitabile ansia e addirittura di psicosi. Chi rappresenta le istituzioni deve tranquillizzare le persone e offrire elementi di chiarezza. Questo non esime dal criticare o dal suggerire miglioramenti rispetto agli errori, ma il gioco di andare sotto i Pronto soccorso con il megafono a strillare non ci porterebbe lontano”. In Consiglio regionale intorno al tasto sempre più dolente dell’emergenza covid lo scontro tra le forze politiche si è subito riacceso. La polemica è riesplosa quando il presidente, in un lungo intervento finito in serata, ha voluto informare l’aula sulla ordinanza assunta per inserire l’Abruzzo nella “zona rossa”.  Marsilio ha respinto le accuse venute soprattutto dal centrosinistra confermando l’attuale quadro di grande difficoltà che vive la Regione, assicurando di nuovo, come già ha fatto a Sulmona, due giorni fa, che le attività destinate al blocco saranno comunque ristorate. Sulla situazione sicuramente grave di molti ospedali abruzzesi, a cominciare da Sulmona e Avezzano, il governatore ha replicato chiedendo a tutti di andare piano con il dare lezioni. “Le critiche non delegittimano me, ma smontano primari, medici del Pronto soccorso, infermieri. Mi sarebbe facile alimentare la polemica chiedendo chi fosse l’assessore alla sanità in quegli anni o chi fosse quello o l’altro consigliere regionale. Ora potrei cavarmela bene dicendo che quando sono arrivato non ho trovato ospedali che funzionassero. Allora c’erano 80 terapie intensive in regione, oggi sono 140. Oggi stesso abbiamo affidato lavori per diversi ospedali. In 40 giorni abbiamo espletato tutte le gare per l’affidamento delle progettazioni, che sono state consegnate tutte. Per molti interventi abbiamo già fatto le gare per i lavori. Per alcuni sono già cominciati i cantieri”. Marsilio infine ha criticato il governo Pd-M5S, responsabile di un percorso tortuoso fatto per potenziare la Rete Covid. Nè ha risparmiato critiche al governo per “il meccanismo secondo i cui i ristori non si applicano alle ordinanze regionali e questo scoraggia un presidente dall’adottare decisioni difficili e impopolari. Credo che invece dovrebbero essere incoraggiati i territori e i commissari”.