ALTRI CONTAGI NELL’OSPEDALE DI SULMONA E NEGLI UFFICI ASL DI VIA GORIZIA
Nuovi contagi nell’ospedale di Sulmona. Due pazienti del reparto Utic-Cardiologia sono infatti risultati positivi al tampone e trasferiti nell’area grigia del terzo piano del nuovo ospedale. Da quanto si è appreso i nuovi contagi sarebbero stati diffusi da un anziano di Corfinio entrato con un tampone negativo dopo i primi accertamenti. All’atto delle dimissioni e dopo la comparsa del sintomo, ovvero febbre alta, i medici hanno ripetuto il tampone che ha accertato il contagio. Il covid ha coinvolto anche il degente che era ricoverato nella stessa stanza, domiciliato a Pratola Peligna. E’ stata una notte di lavoro intenso per il personale di turno che si è adoperato per limitare la diffusione del contagio da Covid-19. Gli operatori del reparto di cardiologia hanno isolato il paziente con la febbre nella camera singola a pressione negativa mentre l’altro paziente è stato sistemato in un’altra stanza singola. E’ stata eseguita una capillare sanificazione degli ambienti. Dopo l’accertamento del contagio è scattato il trasferimento in area grigia. Il personale sarà sottoposto al tampone nei prossimi giorni. In area grigia altri due pazienti sospetti, entrambi con polmonite, sono in attesa dell’esito del tampone molecolare. Nell’ex pronto soccorso intanto cinque pazienti restano in attesa di ricovero in condizioni buone e stabili ma la situazione resta assai incerta. Si fa fatica a trovare un posto letto in Abruzzo perchè ogni ospedale ha un bacino d’utenza di riferimento. Alla fine in lista d’attesa resta sempre l’area peligna per questo qualcuno sta reclamando in questi giorni l’area covid che permetterebbe di avere uno spazio attrezzato per i pazienti. Altro fronte delicato riguarda l’ufficio di igiene e prevenzione Asl di via Gorizia. Questa mattina un’operatrice sanitaria, domiciliata a Sulmona, è risultata positiva al tampone. I contagi salgono a quattro e i rinforzi arrivati non bastano. Nelle ultime ore quattro amministrativi stanno dando manforte al sistema mentre è stato annunciato l’arrivo di un medico. Nella sostanza però il tracciamento va avanti a scaglioni e a rilento perché i ritmi di lavoro restano ai limiti del paradosso. Intanto un altro contagio si è registrato nella clinica San Raffaele dove si è acceso un nuovo focolaio. Salgono a dieci i casi accertati tra degenti e dipendenti. Ma la novità vera riguarda l’introduzione del test rapido quotidiano per gli operatori sanitari. Una proceduta che fa da apripista nella zona e permette di monitorare la situazione ogni giorno, fermo restano lo screening settimanale che coinvolge degenti e operatori della struttura. Al momento sono cinque i nuovi casi, compreso il 71 enne di Castel di Sangro, ma si tratta di un dato parziale dovuto al rallentamento delle operazioni di tracciamento e processo dei tamponi.