CABINA DI REGIA EMERGENZA COVID, L’ABRUZZO RISCHIA LA ZONA ARANCIONE E MARSILIO ACCUSA IL GOVERNO
La cabina di regia nazionale sull’emergenza covid potrebbe decidere oggi per il passaggio dell’Abruzzo in zona arancione, aggravando le restrizioni già in atto. Intanto il presidente della Regione, Marco Marsilio, parla in un’intervista al “Corriere della Sera”. “L’Abruzzo zona gialla? Sai che soddisfazione! Noi giochiamo con i colori e intanto la situazione peggiora. La seconda ondata del Covid mi sembra più forte della prima, i pazienti sono meno gravi ma aumentano a dismisura. In Abruzzo adesso contiamo circa 500 positivi e 30 ricoverati al giorno. Quando arriverà pure l’influenza sarà un’iradiddio” afferma Marsilio, difendendosi da attacchi, critiche e polemiche dei partiti di opposizione. Poi replica:“Il mio problema vero, adesso, è creare il più possibile posti letto Covid. La delega del commissario Arcuri, però, è arrivata solo trenta giorni fa. Mentre tutto si poteva fare quest’estate, quando le terapie intensive erano vuote e negli ospedali si poteva lavorare in pace agli ampliamenti”. “Invece in Italia quest’estate si parlava solo di discoteche – osserva Marsilio -. Il governo avrebbe dovuto darci subito a maggio, quando fece il decreto per l’emergenza, i soldi per operare”. Infine il presidente accusa: “Qui si va avanti col metodo sovietico. Ma sì quest’ossessione burocratica di voler pianificare sempre tutto. Riunioni su riunioni, ministri e scienziati. Ma le pianificazioni quinquennali si facevano in Urss e s’è visto com’è andata a finire: l’Urss è fallita”.