REDDITO DI EMERGENZA, DOMANDE FINO AL 30 NOVEMBRE

A partire dalla prossima settimana sarà possibile presentare la domanda per ottenere il Reddito di Emergenza. Le domande dovranno essere inviate in modalità telematica, secondo le indicazioni che l’Inps metterà a disposizione in un messaggio esplicativo delle procedure. A renderlo noto è Dario Angelucci, segretario dell’Inca-Cgil. Chi ha già beneficiato della misura non dovrà fare nulla e riceverà due mensilità aggiuntive, mentre chi ha maturato i requisiti richiesti nel mese di settembre dovrà produrre una specifica istanza, entro il 30 novembre prossimo. In questo senso il patronato Inca è a disposizione degli utenti che vorranno fare richiesta per l’accesso al beneficio. Per essere ammessi alla fruizione del Reddito di Emergenza occorre: residenza in Italia, reddito familiare nel mese di settembre inferiore all’importo del REM, patrimonio mobiliare sotto i diecimila euro, definito sul parametro familiare, ISEE inferiore a 15.000 euro. “In questi mesi abbiamo incontrato tanti cittadini, che vivendo un momento di grande difficoltà hanno trovato nel Reddito di Emergenza l’unica risposta di sostegno ai propri bisogni materiali e di sussistenza. E’ il segno di una grave crisi economica e sociale, dove il peso della disuguaglianza si fa stringente. Molte persone si sono trovate con reddito zero, a causa degli effetti della pandemia ed hanno allargato la schiera di coloro che già vivevano in una situazione di marginalità” sottolinea Angelucci. “I licenziamenti sono bloccati fino al 31 marzo 2021, ma potrebbe aprirsi una crisi occupazionale senza precedenti. Il reddito delle famiglie è in forte contrazione ed il prezzo più alto di quello che sta accadendo pesa sui giovani e sulle donne, che stanno vivendo un’ulteriore riduzione di possibilità. Il  momento è di assoluta gravità, ma bisogna saper cogliere le condizioni che un  momento di questo tipo è in grado di generare. E’ il momento della politica, occorre una guida sicura verso il futuro. La logica di mercato ha perso e la falsità dei suoi sostenitori è sotto gli occhi di tutti” conclude il responsabile Inca.