ARRIVA LA TRAPPOLA “ACCHIAPPAORSO”, MA IL PLANTIGRADO CONTINUA A FARE STRAGE DI POLLI E TACCHINI
Arriva la trappola “acchiappaorso”. Dopo le incursioni dell’orso in iperfagia che in solo due giorni ha decimato buona parte di polli e galline presenti nelle stalle tra il caseificio Reginella d’Abruzzo e la statale 17, il personale del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ha posizionato una sorta di gabbia in alluminio, nelle campagne ultimamente frequentate dal plantigrado. Una trappola che fino a ieri è servita a poco visto che l’orso, la notte scorsa, è tornato ancora sul luogo del delitto, evitando però di finire dentro quel cilindro metallico che lo avrebbe portato lontano da Sulmona dove ha banchettato negli ultimi giorni. La notte scorsa l’orso è stato ancora più audace arrivando a poche decine di metri dall’ospedale. Si è fermato in una casa all’inizio di via Montesanto che si affaccia sulla statale 17 e dopo essere entrato nel pollaio esterno ha ucciso una decina di tacchini e alcune galline. Un’ incursione che oltre a creare ancora più preoccupazione tra i residenti della zona, ha moltiplicato i problemi del personale del Parco per la particolare veemenza con la quale si muove l’orso alla ricerca spasmodica di cibo in vista dell’imminente letargo. Il che fa supporre che il plantigrado tornerà di nuovo nella zona frequentata negli ultimi giorni, dove ha capito di poter trovare ancora cibo di qualità. Dal Parco raccomandano prudenza alle persone che nelle prossime ore dovessero trovarsi a contatto con l’orso invitandoli a telefonare subito ai carabinieri.