SBIC: SU AREA PEDONALE SOLO PRESSAPOCHISMO, L’AMMINISTRAZIONE VA A TENTONI
“Bene la chiusura del centro storico, la parte più qualificante della città, alle automobili, ma è necessario fare di più e meglio”. Sull’area pedonale torna il movimento civico Sbic, chiedendo all’amministrazione comunale dove sia “il progetto per rendere la città più accogliente. Dove sono le politiche per incentivare la residenza. Dov’è il progetto sulla viabilità che consenta alle attività in centro storico di poter continuare a lavorare. Dove sono gli interventi urbani adeguati e consapevoli della qualità degli spazi su cui intervengono. Dove sono le politiche per i parcheggi e quelle sui negozi di vicinato.” Il movimento ricorda che “sono ancora attuali queste richieste che abbiamo avanzato nello scorso luglio. Niente si è mosso. Ora arriva il termine, 31 ottobre, della cosiddetta sperimentazione dell’Area Pedonale Urbana (APU)”. “Già sappiamo che si andrà a tentoni perché quella che c’è stata non è stata una vera e propria sperimentazione, vista la vaghezza delle valutazioni da compiere a posteriori. Insomma, si sarebbe dovuto precisare e quantificare prima dell’inizio del percorso di quali dati si sarebbe dovuto tener conto alla sua conclusione – obietta Sbic – Ma ormai siamo abituati a questo pressapochismo senza costrutto e siamo anche abituati a non avere risposte. Questo dovrebbe però preoccupare tutti perché ne va della dialettica democratica e della costruzione del dibattito pubblico sempre più stentato. Noi l’abbiamo chiesto per quattro anni di organizzare il dibattito pubblico a partire da una indagine sul centro storico chiara e scientificamente fondata fatta in collaborazione con l’Università dell’Aquila, ma niente, si è preferita la politica dell’andare a tentoni”.