SCOCCIA CONTRO D’ERAMO (LEGA) E SI ACCENDE LA POLEMICA
E’ stata subito polemica tra il consigliere regionale Marianna Scoccia che a proposito del rimpasto della giunta regionale ha attaccato il coordinatore regionale della Lega, Luigi D’Eramo ed il partito di Salvini, che ha preso subito le sue difese. Scoccia ha affermato che la defenestrazione dell’assessore Mauro Febbo dalla giunta “è l’ulteriore conferma, semmai ce ne fosse ancora bisogno, del fallimento politico della Lega Abruzzo e del suo coordinatore regionale Luigi D’Eramo”. “Avezzano e Chieti rappresentano lo specchio della assoluta inadeguatezza di una classe dirigente che è nata casualmente e, come tutte le cose casuali, è destinata a scomparire altrettanto velocemente – ha sottolineato il consigliere regionale – Se si votasse oggi la Lega passerebbe da 10 a 4 Consiglieri regionali certificando un disastro senza precedenti. Se non ci fosse stato il senso di responsabilità di Fratelli d’Italia, del presidente Marsilio e la grande esperienza del mio amico Lorenzo Sospiri questa legislatura sarebbe già terminata. Agli amici della Lega, ai quali mi rivolgo con simpatia e tenerezza, dico che la ricreazione è terminata: Sveglia!!!”. Secondo Scoccia la Lega starebbe conducendo l’Abruzzo verso il baratro e Febbo è stato solo il capro espiatorio “al fine di nascondere i disastri amministrativi ed elettorali di cui la Lega risulta l’unica colpevole”. “Spero che Mauro Febbo, uomo di destra che come me ha pagato l’arroganza, l’incompetenza e la protervia di un signore che in modo del tutto casuale è diventato parlamentare, un signore che è riuscito a lasciare il segno perfino in una Regione come la Puglia, suoni la sveglia” ha attaccato ancora Scoccia. “I cittadini abruzzesi hanno bisogno di responsabilità, di attenzione ai problemi. Hanno bisogno di un’amministrazione responsabile. Abbiamo tutti bisogno di uno sforzo per trovare risposte eccezionali a questo momento particolare. Abbiamo bisogno di superare questi momenti particolarmente difficili. E lo dobbiamo fare con la serietà di chi ha tra le mani il futuro della propria gente e non con la leggerezza di chi sembra più occupato a giocare a scacchi.Spero che riusciranno a pensare al futuro dell’Abruzzo e a lasciarsi dietro le spalle il circo, i nani e le ballerine che hanno tenuto banco in questi mesi deludenti di governo” ha concluso. Immediata la replica della Lega che attraverso Sabrina Bocchino, consigliere regionale segretario dell’ufficio di presidenza, ha paragonato l’intervento del consigliere Scoccia a quello della “volpe che non arriva all’uva”. “Andremo tutti a lezione dalla Scoccia che,oltre a sedere in Consiglio regionale e ad essere primo cittadino del comune di Prezza,fa la maga:eh si,appare chiaro,col senno di poi, che la suddetta sia stata costretta a candidarsi, inizialmente,col centrodestra per poter sedere sulle nobili poltrone dell’assise regionale per poi passare, con la massima nonchalance e con pretesti futili, tra i banchi dell’opposizione, un’impresa impossibile da raggiungere se si fosse candidata con la coalizione in cui il marito è stato assessore per quattro anni.Se è riuscita,in precedenza, nel suo intento,sappia però che non tutte le ciambelle riescono col buco”conclude Bocchino.