L’INPS LO MANDA SOTTO PROCESSO PER TRUFFA, PENSIONATO DISABILE ASSOLTO “PERCHE’ IL FATTO NON SUSSISTE”

Era andato per bastonare ma è rimasto bastonato. Questa la sorte toccata all’Inps con l’assoluzione “perché il fatto non sussiste” decisa dal Tribunale di Sulmona per un pensionato disabile che si è visto ingiustamente modificare la sua pensione d’invalidità in assegno sociale, finendo sotto processo con l’imputazione di truffa nei confronti dell’istituto previdenziale. L’avvocato della difesa, Serafino Speranza, è riuscito a dimostrare che le somme per le quali l’imputato è stato mandato sotto processo non erano assolutamente reali. Ed infatti da un accertamento si è potuto produrre un “certificato storico” che attestava che la forbice di tempo in attenzione era dal 25 maggio 2015 al 1 luglio 2015 e non come inizialmente si era sostenuto in atti, cioè dal 29 agosto 2013 al 1 luglio del 2015; non più quindi 16.134 euro ma 639 euro. Somma ritenuta comunque dal Pm di lieve entità. “Ma la cosa che più di tutte ci ha fatto piacere è che è stata riconosciuta con l’assoluzione perché il fatto non sussiste la circostanza che l’imputato affetto sin da  giovane età da una gravissima forma di handicap, soltanto al compimento del 65º anno di età si è visto modificare la pensione di invalidità  in assegno sociale – commenta l’avvocato Speranza – assegno che ormai da tempo non riceve più per essere cittadino italiano residente in Venezuela ma che non gli è stato nuovamente riconosciuto dall’Inps nel suo status di invalido, consentendo allo stesso di godere nuovamente della pensione di invalidità. Questo nonostante lo Stato Italiano abbia stipulato con lo Stato del Venezuela un accordo amministrativo per l’applicazione della “Convenzione di sicurezza sociale” sin dal 7 giugno 1988”. “Da parte mia si è provveduto oltre che a produrre una lunga serie di documenti anche a richiedere formalmente sin dall’11 giugno 2018 con Pec alla sede Inps di Sulmona una richiesta per ottenere la riattivazione dell’erogazione della pensione di invalidità civile; richiesta a tutt’oggi rimasta disattesa – conclude il legale che ha assistito il disabile – una grande soddisfazione per il sottoscritto per essere riuscito a scardinare l’ipotesi di reato contestate al proprio assistito riconsegnando ad un uomo che ha dedicato tutta la sua vita ad insegnare in famiglia onestá e rispetto, giusta serenità e gioia”.

One thought on “L’INPS LO MANDA SOTTO PROCESSO PER TRUFFA, PENSIONATO DISABILE ASSOLTO “PERCHE’ IL FATTO NON SUSSISTE”

  • Da diversi anni a questa parte l’INPS è irriconoscibile, con manager alquanto discutibili professionalmente, a livello nazionale intendo! Basta andare presso gli uffici dell’INPS di Sulmona, magari solo per una informazione che un normale operatore potrebbe verificare da terminale, che si è sottoposti ad una procedura ridicola di chiedere un “appuntamento” per la risposta previo riempimento di scartoffie inutili: l’appuntamento viene comunicato successivamente, per diversi giorni dopo. Danno la colpa al Covid-19 ma, secondo me, fanno più danni certi personaggi che il virus! Una vergogna! E dire che, come ex sindacalista della Cisl di Sulmona, con colleghi della UIL e della CGIL oltre che con il carissimo amico, buonanima di Di Bacco Rodolfo, ci siamo battuti nel Comitato provinciale, per ottenere la sede dell’INPS a Sulmona ed Avezzano!

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