ANZIANO MORTO NELLA RSA, LA PROCURA VUOLE SCOPRIRE SE ESISTONO RESPONSABILITÀ DI TERZE PERSONE
È morto per le conseguenze delle ferite riportate nella caduta dal primo piano della Rsa di Castel di Sangro dove era ospite. Lo ha stabilito l’autopsia eseguita all’anatomopatologo Luigi Miccolis confermando che la morte di Franco Di Bartolomeo, 88 anni originario di Introdacqua è sopraggiunta per trauma addominale e fratture multiple. Su stimolo della procura ora il medico legale vuole fare piena luce sul caso tant’è che ha disposto un sopralluogo nella residenza per anziani per rendersi conto di persona della situazione e poter ricostruire sul posto la dinamica di come è avvenuto l’incidente è soprattutto se si poteva evitare. Contestualmente è stata acquisita tutta la documentazione medica per ricostruire il percorso clinico dell’88 enne. Stando a una prima ricostruzione effettuata dai Carabinieri della compagnia di Castel Di Sangro, coordinata da Capitano Fabio Castagna, si è appreso che l’anziano si sarebbe recato con la sua carrozzina che usava per gli spostamenti interni nella Rsa, al primo piano della struttura. Da lì si sarebbe affacciato a una finestra fino a precipitare dalla finestra del primo piano. E’ possibile che l’uomo sia caduto in seguito alla mancanza di equilibrio o all’abbassamento dei valori pressori come pure gli organi inquirenti non escludono un gesto intenzionale. Da qui gli accertamenti disposti dalla Procura e l’acquisizione degli atti per verificare se la tragedia poteva essere evitata e se esistono responsabilità di terze persone. Al termine dell’autopsia la salma è stata restituita alla famiglia per la celebrazione dei funerali che si terranno domani 28 ottobre alle ore 10,30 nella Chiesa di San Francesco Di Paola.