IL DIARIO DI SOLIMO: 25 OTTOBRE 1561, I SETTE DAVANTI ALL’ANNUNZIATA

 di Fabio Maiorano
Non c’è sulmonese, almeno tra quelli che hanno superato gli “anta”, che non sappia chi sono i “sette davanti all’Annunziata”, le sette statue di pietra che presidiano il prospetto dell’omonimo palazzo ma che hanno dato vita anche ad un’espressione colorita “ti mando a fare compagnia ai sette dell’Annunziata” – che si rivolge a chi ama crogiolarsi nell’ozio e nel dolce far niente. C’è la diffusa convinzione che ciascuno di noi, per il solo fatto di essere un sulmonese, di nascita o di adozione, sappia tutto della città e ne conosca – per induzione o per dono divino – la storia, i particolari, i fatti, le persone. A verifica, invece, ognuno di noi si può rendere conto di quali e quante lacune ha collezionato sulla gran parte della cose che riguardano proprio la realtà in cui vive e con la quale si rapporta ogni giorno. Tanto per restare in tema, vi siete mai chiesti chi siano i “sette davanti all’Annunziata”? Nei documenti c’è un laconico accenno alle statue dei santi Pietro e Paolo, costate 66 ducati e messe in opera nel 1561, niente di più. Dopo il fallito tentativo di Antonio Roberti, di dare un’identità alle sette statue sul periodico Italica del giugno 1906, fu Pietro Piccirilli ad occuparsene nella monografia edita nel 1919, individuando nell’ordine i “dottori” S. Gregorio Magno, S. Bonaventura, S. Agostino, S. Gerolamo e confermando gli altri tre, sui quali c’era stata da tempo l’unanimità: S. Panfilo, vescovo e patrono di Sulmona, S. Pietro e S. Paolo. La teoria proposta dal Piccirilli è stata molto convincente poiché negli anni è stata riportata, spesso acriticamente, da tutti gli autori che si sono interessati del palazzo dell’Annunziata, col solo “dissenso” di Luigi Bertarelli che sulla Guida del touring (1926) propose questa “santa sequenza”: Gregorio, Gerolamo, Ambrogio e Agostino; in pratica, tolse S. Bonaventura dal terzo piedistallo e lo sostituì con S. Ambrogio, quindi spostò S. Agostino sul quarto piedistallo. In base ad una serie di dotte disquisizioni, riflessioni e comparazioni con immagini e opere note o meno conosciute, Ezio Mattiocco ha “rimesso in ordine”i sette davanti all’Annunziata nel suo libro capolavoro, l’Annunziata di Sulmona, pubblicato nel 2008: S. Gregorio. S. Gerolamo, S,. Agostino, S.Ambrogio, S. Panfilo, S. Pietro, S. Paolo.