IL VIRUS SI ESPANDE A VILLALAGO, ANZIANO ATTENDE SETTE ORE PER TRASFERIMENTO IN ALTRO OSPEDALE
Il virus si estende con il suo contagio a Villalago e nei piccoli paesi mentre il sistema di gestione dei ricoveri ospedalieri incontra le prime criticità della nuova stagione e della saturazione dei posti letto. Tra questa notte e la mattinata di oggi si contano tredici nuovi casi di Covid-19 tra Valle Peligna e Alto Sangro che fanno salire il conto delle positività di questa seconda ondata a 311, compresi i 182 guariti e i 14 pazienti ricoverati non in terapia intensiva. Ma il caso più clamoroso è quello dell’88enne di Villalago, ricoverato in nottata dopo l’accertamento del contagio e prima di essere preso in carico dalla struttura ospedaliera ha dovuto attendere sette lunghissime ore. La destinazione iniziale era Teramo. Il cambio di programma è subentrato nel momento in cui il posto che doveva liberarsi è rimasto occupato. E intanto anziano e operatori hanno atteso un’ora e mezzo nell’ex pronto soccorso di Sulmona. Poi la trafila per scegliere un’altra destinazione. Alla fine l’anziano è stato ricoverato a Pescara, fortunatamente in buone condizioni, con l’ambulanza del 118 che è tornata in sede solo alle sei del mattina. Il sistema quindi ha bisogno di una scocca per essere velocizzato onde evitare ripercussioni sui pazienti. Oltre all’anziano a Villalago sono risultate positive sette persone per effetto del cosiddetto contagio a catena. Due sono legate al filone romane e le altre, come ad esempio una coppia, avrebbero sviluppato sintomi dopo la diffusione del virus in paese. “La situazione è comunque controllata- spiega il sindaco Fernando Gatta- abbiamo stilato un elenco di persone a rischio che devono sottoporsi al tampone. In questa fase è necessario accelerare le procedure per stabilizzare il quadro. Nelle prossime ore mi rapporterò con Asl e Regione”. Le operazioni di screening sono partite dopo la segnalazione dei primi sintomi, quando i soggetti romani risultati positivi avevano lasciato da qualche giorno il paese. La situazione è in continua evoluzione. Dei sette contagiati di oggi uno è stato ricoverato ( l’anziano) e altri tre avrebbero richiesto le cure mediche. Altri contagi da Covid-19 sono stati rilevati in Alto Sangro: 4 a Civitella Alfedena legati al nucleo familiare degli ultimi casi e 2 a Castel Di Sangro, ovvero il figlio dell’uomo di Roccacinquemiglia e un funzionario di banca che fa la staffetta dal capoluogo sangrino alla capitale. Tutti si trovano in isolamento domiciliare. Si attendono ancora gli esiti degli alunni delle classi di Raiano e Corfinio. Nello specifico sono tutti negativi i tamponi di docenti e studenti della scuola secondario di Raiano. Si attende solo un responso. Tutti negativi anche per l’asilo di Corfinio fatta eccezione di una alunna e un collaboratore scolastico, i cui tamponi sono stati processati in un secondo momento. Il mondo della scuola sta reggendo bene alla seconda ondata, quanto a prevenzione. Curioso il caso del degente di ortopedia, risultato positivo al primo tampone e negativo al secondo, svolto per un ulteriore controllo. L’uomo è stato dimesso in giornata e affidato all’Usca. C’è il sospetto di una “falsa” o dubbia positività. In ospedale l’attenzione resta alta soprattutto per gli esiti dei tamponi svolti sugli operatori. Si resta con il fiato sospeso mentre la vita va avanti.