PROPOSTE DI AGRICOLTORI E ALLEVATORI PER PREVENIRE DANNI DA FAUNA SELVATICA

Plaude alla convenzione tra Regione e Pnalm, a tutela di agricoltori e allevatori che continuano a subire danni ad opera dell’orso e del resto della fauna selvatica ma fa sue proposte migliorative della convenzione Domenico Ventresca, da sempre impegnato a difesa dei diritti di chi è costretto da anni al silenzio, nonostante i danni rilevanti che subisce. “Anzitutto vanno prese iniziative serie per riportare stabilmente l’orso nel suo territorio naturale del Parco, riattivando meleti selvatici in montagna, mentre per gli orsi confidenti abituati a divorare polli e galline bisogna portare polli e galline di scarto nell’area del parco. Infatti ci sono molti allevamenti avicoli che sono disposti anche a regalarli” sostiene Ventresca. “Le stesse iniziative vanno prese per altri animali selvatici, come cervi cinghiali  e caprioli: sono pericolosi per agricoltura e automobilisti, per questo motivo va iniziato un selettivo percorso di abbattimento, altrimenti i pericoli non vengono eliminati” continua Ventresca. “Infine vanno inseriti nuovi criteri  di risarcimento danni ovvero che deve essere effettuato il risarcimento danni degli animali da cortile secondo il valore di mercato ovvero nel verbale redatto dai carabinieri forestali dovrà essere specificato il peso dell’animale, ad esempio pollo casereccio o gallina e in questo caso va anche indicato il tipo di gallina, nel caso delle galline va indicata anche la mancata produzione futura di uova, nei conigli oltre  al peso anche il sesso in quanto una coniglia femmina può arrivare a fare fino a 12 figli – conclude Ventresca – oltre a questo vanno anche risarciti danni in maniera forfettaria eventuali alle persone, se hanno subito conseguenze per la paura e lo stress, da attestare naturalmente con regolare certificazione medica”.