PROTEZIONE CIVILE, 14 COMUNI ENTRANO IN RETE CONTRO LE EMERGENZE (video)

Entra nel vivo l’attività di Protezione civile nel Centro Abruzzo e prende forma il sistema che nasce dalla collaborazione tra i quattordici comuni del territorio, dalla Valle Peligna alla Valle Sagittario fino alla Valle Subequana e Sirentina. In più è già scaricabile un’app per comunicare in modo tempestivo con i cittadini, attraverso avvisi riguardanti allerte per calamità naturali ed il comportamento da tenere in casi di emergenza o anche avvisi su traffico, informazioni urgenti, eventi pubblici. Come pure sono attivabili attraverso l’app o in via telematica collegamenti immediati tra i diversi centri del comprensorio coinvolti nel progetto per coordinare le attività di gestione delle emergenze e rendere più agevole la diffusione di informazioni urgenti. Queste le novità annunciate stamattina dal sindaco di Sulmona, Annamaria Casini e da Francesco La Vella, che per la società Sintab ha curato il progetto “Comunicare per proteggere”, avviato un anno fa, alla presenza del capo dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli e del capo dipartimento di Casa Italia, Fabrizio Curcio, che fin da quel momento hanno seguito con grande attenzione lo sviluppo del progetto nel Centro Abruzzo. “Oggi non celebriamo la fine di un percorso – ha precisato il sindaco Casini – oggi non concludiamo un percorso ma apriamo una fase vera, quella della sfida di un’intera comunità che sulla protezione civile sta già lavorando e dovrà lavorare sempre più per cogliere l’obiettivo del progetto, che è la creazione di un sistema di protezione civile tra i quattordici comuni”. “Con questo progetto è il cittadino in prima persona a rendersi partecipe delle attività di prevenzione e di difesa dal rischio” ha concluso il sindaco.  I Comuni aderenti al progetto sono con Sulmona, Cocullo, Pettorano sul Gizio, Scanno, Bugnara, Anversa degli Abruzzi, Pacentro, Introdacqua, Prezza, Campo di Giove, Roccacasale, Villalago, Cansano e la Comunità Montana Sirentina. “Il progetto, nato rispondendo ad un avviso pubblicato dalla Regione, ha l’obiettivo di sviluppare nei cittadini una cultura della sicurezza ma anche per migliorare i processi decisionali e di comunicazione tra soggetti coinvolti nelle attività di gestione degli eventi di calamità e delle emergenze” ha ricordato La Vella, osservando come la conoscenza dei rischi ai quali una comunità è esposta sia per la maggior parte dei cittadini ancora molto superficiale. Non basta infatti pensare solo a terremoti o incendi, come quelli che pure hanno colpito il Centro Abruzzo ma anche per esempio a disastri ferroviari o ad incidenti industriali. I Comuni inoltre saranno dotati segnaletica apposita per indicare le aree di attesa, accoglienza e ammassamento in caso di calamità, i Centri operativi comunali saranno dotati di apposita strumentazione tecnologica, ogni comune avrà un suo centro d’informazione ed infine un laboratorio partecipato allo scopo di costruire la sicurezza delle comunità attivandone la resilienza con il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini.