NUOVA SCUOLA DI PACENTRO, IL TAR FERMA IL CANTIERE PER UN RICORSO SULLA GARA D’APPALTO

Doccia fredda e grattacapi per l’amministrazione comunale di Pacentro. Un’ordinanza del Tar ha fermato, almeno per il momento, il cantiere dell’avveniristico progetto della nuova scuola, aperto solo una ventina di giorni fa, con la cerimonia solenne della posa della prima pietra. Il Tar ha concesso la sospensiva, fermando i lavori, in attesa della camera di consiglio, fissata per il 5 ottobre prossimo, per la pronuncia sul ricorso presentato dall’Ati, associazione temporanea d’impresa, guidata dalla Equila costruzioni dell’Aquila, seconda classificata nella gara d’appalto, contro l’esito stesso della gara, che ha portato all’affidamento dei lavori al consorzio stabile Rennova, anch’esso aquilano. La gara, gestita dal comune peligno, si è conclusa nel gennaio scorso, in virtù di un ribasso d’asta del 20,13% giudicato da Equila “anomalo”, e che secondo gli stessi ricorrenti sarebbe stato viziato anche da “dichiarazioni non veritiere”. Il taglio del nastro, l’undici settembre scorso, con la posa della prima pietra, con tanto di messa a dimora da parte dei bambini e bambine, di un olmo, albero simbolo di giustizia e di libertà, era stato un momento assai suggestivo e atteso dalla comunità pacentrana. Il progetto del polo scolastico all’avanguardia è dell’architetto Mario Cucinella ed è nato in collaborazione con l’Istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa (Indire), per sostituire il vecchio edificio danneggiato dal sisma del 2009. Una splendida architettura dalla forma circolare che richiama la celebre frase di Munari “la prima cosa che disegna un bambino assomiglia ad un cerchio”, che si inserisce quasi mimetizzandosi nel suggestivo paesaggio appenninico circostante. Una “duna” artificiale circonderà come un anello l’edificio, svelandolo gradualmente alla vista di chi si avvicina lungo il percorso di accesso. Alla posa della prima pietra, in attesa all’esito del contenzioso, è intervenuto anche Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento Casa Italia accanto al sindaco di Pacentro, Guido Angelilli, al titolare dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del cratere sismico 2009, Raffaello Fico, al direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Antonella Tozza, per un’opera che dovrebbe concludere un percorso iniziato cinque anni fa con il coinvolgimento della comunità colpita dal sisma del 2009, con la partecipazione di studenti, insegnanti e genitori, grazie alla collaborazione con ActionAid e l’associazione Viviamolaq. Adesso, dopo questo fulmine a ciel sereno, bisognerà attendere l’esito della vertenza appena avviata in sede di Tribunale amministrativo sulla legittimità o meno dell’appalto, con il ricorso presentato da Equila costruzioni. Il ricorso è stato patrocinato dagli avvocati Anna Rossi e Francesco Camerini, del Foro dell’Aquila. Nel ricorso si chiede ai giudici amministrativi l’annullamento previa sospensiva del decreto 11 del 2 luglio del 2020, con il quale il sindaco di Pacentro ha disposto l’aggiudicazione al Consorzio stabile Rennova dei lavori per la realizzazione del nuovo polo scolastico, nonchè di tutti gli atti successivi. Equila costruzioni chiede dunque l’affidamento dei lavori, o via subordinata un congruo risarcimento danni.