ISTITUTO DE NINO-MORANDI, LE SCUSE DEL CONSIGLIERE RAMUNNO PER LA PROMESSA NON MANTENUTA

“A febbraio in una commissione provinciale convocata appositamente a Sulmona avevo promesso che a settembre il De Nino Morandi sarebbe tornato a Sulmona in sede provvisoria. Questo non è stato possibile e si potrebbero trovare mille motivi, uno su tutti il Covid che ha rallentato le attività amministrative e creato una carenza di spazi anche per le scuole comunali. Però non ha senso ora trovare alibi, si può chiedere solo scusa agli studenti e le loro famiglie”. A parlare è il consigliere provinciale Andrea Ramunno, che chiede scusa perchè l’obiettivo annunciato non si è realizzato. Anche quest’anno l’istituto tecnico De Nino-Morandi ha aperto le sue porte nella sede di Pratola Peligna. “Quando le cose non vanno si deve avere il coraggio di ammetterlo, è una regola che mi sono imposto da quando è iniziata la mia esperienza amministrativa – sottolinea Ramunno – come consigliere provinciale ho seguito nell’area di Sulmona e comprensorio tutti i lavori sulle scuole superiori per garantire una riapertura in sicurezza in scuole accoglienti, molti dei quali verranno completati nelle prossime settimane, senza interferire con la didattica naturalmente. Come in tutto il resto d’Italia è stata una corsa contro il tempo, viste le risorse stanziate all’ultimo. C’è però una cosa che non mi va giù e che ho tentato fino all’ultimo di risolvere, quella dell’istituto tecnico”.”Non potrei mai perdonarmi alla fine del mandato di non aver riportato la scuola a Sulmona e riavviato i lavori nella sede originaria” conclude Ramunno. Un atto onesto quello del consigliere provinciale che ora dovrebbe sollecitare nuova attenzione, superando tanta indifferenza e distrazione, sul caso dell’istituto tecnico che resta ancora a Pratola, mentre la sede storica sulmonese è in costante degrado. Istituzioni e politica cittadina, accanto a studenti e famiglie, dovrebbero riprendere da subito una battaglia che ultimamente pare essere andata in pausa.