GARE CON IL PUBBLICO SI’ PER IL NAPOLI MA NON PER LE SQUADRE ABRUZZESI
di Domenico Verlingieri
Il calcio dilettantistico abruzzese riparte con le gare a porte chiuse. Sarà così domenica prossima in occasione delle partite di andata del primo turno della Coppa Italia d’Eccellenza. Si tratta di una penalizzazione per le società che devono fare a meno dell’incasso e del sostegno dei tifosi. La Lnd Abruzzo, al fine di porre rimedio a questa situazione, ha richiesto un incontro urgente al presidente della Regione Marco Marsilio e agli assessori Verì, alla sanità, e Liris, allo sport, finalizzato ad ottenere un’apposita ordinanza, come quella dell’agosto scorso, per consentire l’ingresso minimo di spettatori negli impianti sportivi, fermo restando le regole del distanziamento sociale. Dalla Regione oltre a nessuna risposta non si è avuto alcun provvedimento, a differenza di quanto avvenuto per il Napoli a Castel di Sangro con l’apertura inizialmente a 1000 spettatori e poi ampliata a 1600. Per il Napoli la Regione è stata capace di passare sopra il Dpcm, pur di aprire lo stadio Patini, mentre per le squadre abruzzesi non si muove un dito perché per l’ente presieduto da Marsilio forse conta di più la Serie A che l’economia del mondo dilettantistico. Oltre che per il Napoli, la stessa agevolazione è avvenuta per il Trofeo Matteotti a Pescara con un’ordinanza che ha permesso lo svolgimento della manifestazione ciclistica in presenza di pubblico. La Lnd Abruzzo vorrebbe un atto con cui si permettesse alle società di aprire i cancelli, tenendo presente che negli impianti sportivi per le partite dei dilettanti non si va oltre qualche centinaia di spettatori.