LITE IN FAMIGLIA PER LA VENDITA DEI CONFETTI, A GIUDIZIO TRE SULMONESI
Confetti “amari” per tre rivenditori del dolce più celebre di Sulmona stamattina rinviati a giudizio dal Gup. I tre sono Maria Elsa Giovanna Carugno, Francesco Lapomarda e Francesca Masciosci. Sono accusati di violazione di domicilio ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Nel corso dell’inaugurazione del locale lungo corso Ovidio, dove un tempo c’era il noto negozio di abbigliamento “Pacifico”, i tre si sarebbero introdotti all’interno dell’esercizio commerciale, ancora chiuso al pubblico e avrebbero aggredito la cognata della Carugno, con schiaffi, calci e pugni, procurandole lesioni guaribili in cinque giorni. Sempre secondo l’accusa al fine di esercitare un proprio diritto sui complementi d’arredo, collocati all’interno del negozio e potendo ricorrere al giudice, si sarebbero fatti giustizia da soli, usando violenza nei confronti della titolare dell’esercizio. I tre imputati sono assistiti nel procedimento dagli avvocati Christian Rucci e Maurizia Sciuba. In precedenza Fausto Carugno, marito della titolare del negozio inaugurato, che era finito sotto processo accusato di essersi appropriato di alcuni espositori collocandoli nel negozio della moglie. Il giudice Concetta Buccini, nel dicembre scorso, aveva assolto Carugno, marito della titolare della rivendita di confetti. Da questa vicenda il 17 dicembre di quattro anni fa, giorno dell’inaugurazione del nuovo negozio di confetti, ne scaturì una lite familiare alla quale in pieno centro assistettero alcuni passanti lungo corso Ovidio. A placare gli animi fu necessario l’intervento sul posto della Polizia.