ANTONUCCI, PRIMARIO ABRUZZESE AL POLICLINICO DI MONZA: LA SANITA’ D’ABRUZZO HA RETTO BENE ALL’EMERGENZA COVID
“Il sistema sanitario lombardo ha retto bene nell’emergenza coronavirus come del resto ha retto bene il sistema abruzzese”. E’ il commento del primario di Chirurgia oncologica del Policlinico di Monza, Adelmo Antonucci, che originario di Civitella Alfedena, trascorre in Abruzzo un breve periodo di ferie. Incoraggiante il suo paragone tra i due sistemi regionali, quello della sanità lombarda, sicuramente avanzato e quello abruzzese, che nonostante criticità e difficoltà, ha saputo misurarsi con l’emergenza covid. “Il sistema lombardo ha retto all’urto di un’emergenza tanto grave – dice Antonucci – ma credo che qualsiasi altra regione avrebbe saputo reagire allo stesso modo. In qualsiasi altra parte del mondo, come del resto è accaduto, il risultato nell’affrontare la pandemia sarebbe stato lo stesso e posso affermarlo perché ho vissuto questa drammatica esperienza in prima linea”. “Anche il sistema sanitario nazionale ha saputo affrontare la pandemia, soprattutto nelle regioni centrosettentrionali, che ne sono state maggiormente colpite – continua il primario – nelle regioni meridionali invece l’impatto del coronavirus è stato più marginale. Ed anche questo può essere considerato un risultato, perché è stato effetto di un lavoro di attenzione e di protezione”. “Questa volta ho potuto vedere anche un buon impegno della sanità abruzzese – riprende Antonucci – e se i numeri dell’emergenza in Abruzzo non sono stati gli stessi della Lombardia, anche questo è risultato da attribuire al merito della popolazione abruzzese, capace di rispettare le regole, rispettando gli altri cittadini ed è chiaro che il sistema sanitario regionale ha messo a punto le misure per affrontare un’eventuale ulteriore consistenza dei contagi e se non sia mai ci fosse una ripresa dell’emergenza penso di poter dire che il sistema sanitario d’Abruzzo sarà capace senz’altro di affrontarla nel modo più adeguato”. “Anche Sulmona ed il comprensorio hanno avuto contagi più consistenti in queste ultime settimane – precisa il primario – ma fanno parte di questo sistema sanitario abruzzese, che, come ho detto, ha retto bene all’urto del coronavirus”. Rassicurante poi appare il dottor Antonucci nelle sue conclusioni. “Non abbiamo ancora certezze e dimostrazioni concrete ma in questa seconda ondata il virus appare meno aggressivo – afferma – il numero dei contagi cresce ed è destinato a crescere ma è ridotto il numero di persone per le quali è necessario il ricovero in ospedale, pochissime richiedono il ricovero in terapia intensiva e pochi vanno incontro a mortalità. Questo fatto ci conforta molto e probabilmente per il prossimo futuro dovremo imparare a convivere con questo virus”.