L’ORSA AMARENA ASSALTA UN GREGGE A VILLALAGO E UCCIDE UNA PECORA SOTTO GLI OCCHI DEI SUOI QUATTRO CUCCIOLI
È tornata nei luoghi dove con i suoi quattro cuccioli era stata la preda ambita di decine fotografi e cine operatori, tanto che il sindaco di Villalago era stato costretto a emettere un’ordinanza per tenerli lontani da Amarena, l’orsa marsicana più fotografata della storia del Parco nazionale d’Abruzzo. Ci è tornata questa volta da predatrice, rendendosi protagonista di un’azione cruenta e spettacolare al tempo stesso. Dopo aver nascosto i suoi cuccioli dietro un cespuglio si è lanciata contro un gregge di pecore azzannandone una e portandosela via fino a raggiungere la sua prole. Tutto è avvenuto oggi pomeriggio verso le 17, sotto gli occhi impauriti di Shefit, il pastore macedone al servizio dell’azienda zootecnica Fottorie Pingue di SULMONA. Alla scena hanno assistito anche una pattuglia di forestali e alcune guardie del Parco che, da qualche giorno seguivano l’orsa e i suoi cuccioli negli spostamenti dopo che erano tornati a Villalago e la notte scorsa erano stati ripresi dalle telecamere di sorveglianza del Comune tra gli angusti vicoli del paese. L’aggressione si è consumata nella zona di Secinella, utilizzata solitamente come area di pascolo delle greggi. “Avevo già avvistato l’orsa con i suoi cuccioli che ci seguiva da lontano andando avanti e indietro con la sua caratteristica andatura”, ha raccontato il pastore ai forestali che hanno stilato il verbale dell’aggressione. “Era un piacere vederli, sembravano cinque peluche. Uno spettacolare quadro della natura. Poi ho avuto paura quando, dopo aver nascosto i suoi cuccioli, l’orsa si è diretta a folle velocità verso il gregge e con grande impeto e violenza ha afferrato una pecora e l’ha uccisa portandosela via. Una trasformazione repentina che mi ha fatto capire che quando diventa predatore, l’orso non risparmia nessuno”. Sul posto, come detto, i carabinieri forestali della stazione di Scanno che sulla vicenda hanno stilato un rapporto mentre l’orsa amarena, indisturbata, era intenta a consumare insieme ai suoi cuccioli, il lauto pasto facendo rifornimento di grassi e calorie in vista del lungo letargo.