EMERGENZA COVID, SCOCCIA CHIEDE IL RINVIO DELL’APERTURA DELL’ANNO SCOLASTICO
Un rinvio dell’apertura dell’anno scolastico, prevista per il prossimo 14 settembre, è stato sollecitato all’assessore regionale Piero Fioretti dal consigliere regionale Marianna Scoccia. “La riapertura delle scuole pone la questione di un possibile aumento del rischio della circolazione del virus – spiega Scoccia – la priorità massima deve essere la sicurezza dei bambini, del personale scolastico e dei loro contatti sociali immediati”. Anzitutto va quindi incentivata la campagna dei test sierologici predisposta dal Ministero per tutto il personale docente e non docente, vanno previsti fondi per istituire presidi medici nelle scuole e vanno messi in sicurezza i trasporti pubblici. A queste proposte Scoccia aggiunge quelle che riguardano lo scaglionamento di entrate e uscite per le scuole e l’incentivo all’uso dei trasporti pubblici. Inoltre il consigliere regionale ricorda che i prossimi 20 e 21 settembre sono in programma le elezioni amministrative in tanti comuni dell’Abruzzo ed il referendum e quindi saranno indispensabili opere di sanificazione degli ambienti scolastici sia prima che dopo le consultazioni. Da qui la necessità di uno slittamento della data d’inizio delle lezioni a garanzia del personale scolastico e soprattutto a tutela degli alunni e studenti, evitando per loro un innalzamento del rischio di contagio con tutte le conseguenze che tale malaugurata evenienza porterebbe con sé. Priorità massima alla salute di tutti e particolare riguardo alla salute di ragazzi e bambini, perché tutti affrontino con serenità l’anno scolastico alle porte.
A me sembra opportuno. Rinviare di un mese (ma anche posporre la ripresa delle attività didattiche in classe a dopo le festività di fine anno… magari riprendendo le lezioni on line, debitamente registrate così da consentire l’accesso alle lezioni anche più volte dagli studenti meno brillanti – a me sarebbe piaciuto un sacco!!! ) non mi pare possa essere considerata una tragedia, anzi! Approfittiamo di questa nuova formula didattica che potrebbe rivelarsi più efficace, e che potrebbe essere controllata da persone terze: sarebbe una vera rivoluzione! Insomma, mesi e mesi per preparare, te le scuole, e le relative classi et cetera non sono bastate, però si poteva almeno immaginare di elaborare un piano didattico alternativo credibile ed forse , alla fin fine, più efficiente per creare un “nuovo” , bensì già sperimentato, paradigma di riferimento. O no? Per come vanno le cose: vedere alla voce “Controlli al rientro”; mi sento di dover proporre un comitato Tecnico Empirico costituito da persone comuni. E che cavolo ??? Ma davvero non hanno pensato di far fare i TAMPONI sugli aerei,sui traghetti ? Che ci vorrà mai ?!? Bho!