DIARIO DI SOLIMO: 14 AGOSTO 1806, ABBASSO LA SCUOLA ABBASSO I FRANCESI

È quanto avranno gridato al cielo, in quell’estate, i bambini e le bambine della città alla notizia che il governo francese aveva obbligato tutti i luoghi abitati del Regno, per decreto, ad aprire a proprie spese una scuola elementare in cui s’insegnasse ai maschietti a leggere, a scrivere e a diventare buoni cristiani, mentre alle femminucce sarebbe stato riservato l’insegnamento delle cosiddette “arti donnesche”, vale a dire il cucito, il ricamo e la tessitura. Superfluo sottolineare l’importanza storica di questo atto con il quale si volle affermare che ogni comunità del Regno doveva provvedere all’istruzione primaria, col fine di eliminare ogni discriminazione nei confronti delle donne, nonostante il perdurare della netta differenziazione delle materie di studio. Qualche anno dopo, a settembre 1810, un altro decreto governativo impose ai Comuni l’onere di mettere a disposizione locali idonei, suppellettili scolastiche e materiale didattico; contestualmente, furono uniformati i salari dei maestri e fatto rivoluzionario, si dichiarò per legge l’obbligatorietà dell’istruzione primaria: in poche parole, fu sancito il principio che tutti i bambini avevano il diritto di imparare a leggere e a scrivere mentre ai maestri fu affidato il compito di verificare la frequenza alle lezioni…