COGESA, SETTE SINDACI RIBELLI: RIBADIAMO IL CDA A TRE
Tornare ad un consiglio d’amministrazione con tre componenti e amministrare la società Cogesa con criteri economici e di trasparenza. Questa è la proposta che sarò portata oggi pomeriggio nella seduta del comitato di controllo analogo e annunciata dai sindaci Guido Angelilli (Pacentro), Mario Ciampaglione (Cansano) e Fabio Camilli (Acciano). Con loro aderiscono a questa proposta i sindaci di Castelvecchio Subequo, Campo di Giove, Pescocostanzo e Opi. “Abbiamo deciso di rendere nota la nostra posizione prima del comitato di controllo analogo, proprio per smentire le voci circolate su un nostro ripensamento” hanno premesso i tre sindaci. “Fin dal momento dell’elezione dell’amministratore unico Vincenzo Margiotta, nel dicembre 2018, presentammo un ordine del giorno nel quale chiedevamo di passare dall’amministratore unico ad un consiglio d’amministrazione – ha ricordato Angelilli – riteniamo ancora quella la strada giusta per garantire un’amministrazione condivisa della società Cogesa, infatti il Cogesa è una società troppo importante per essere utilizzata politicamente nel nodo sbagliato”. “Cogesa è società che ha un bilancio di oltre sedici milioni di euro, l’ultimo diciassette e quindi deve essere società gestita in maniera economica e soprattutto trasparente” ha continuato il sindaco di Pacentro. Secondo Angelilli questi requisiti non sono stati sempre garantiti. “Non baratteremo questa proposta con il bilancio consuntivo, che ad oggi non è ancora depositato, andremo avanti su questa linea e non è detto che questa proposta passi, bisognerà vedere cosa ne diranno gli altri sindaci” ha precisato Angelilli, ribadendo la necessità di un cda a tre e non a cinque componenti, perchè in questo secondo caso si creerebbe solo confusione, rischiando di provocare rallentamenti o addirittura paralisi all’azione amministrativa della società.