EDIFICI SCOLASTICI SULMONESI DA RIPARARE, LA PROVINCIA PROVVEDE CON 250MILA EURO
Fondi per 250mila euro da destinare ad interventi urgenti a beneficio degli edifici scolastici delle superiori saranno messi a disposizione dalla Provincia per l’area di Sulmona. Gli edifici interessati sono lo Scientifico Fermi, l’Istituto d’Arte e Classico “Mazara”, Istituto Vico, l’Istituto industriale di Pratola Peligna e il Patini Liberatore di Castel di Sangro. E’ questo l’esito dell’incontro di stamattina, svoltosi nell’aula consiliare di palazzo S.Francesco. Una riunione di tavolo tecnico convocata dal consigliere provinciale Andrea Ramunno, delegato all’edilizia scolastica provinciale dell’area di Sulmona. È stato affrontato il tema del rientro a scuola a settembre per le scuole superiori e dei lavori straordinari da effettuare sugli edifici scolastici per garantire la loro funzionalità massima e al contempo il rispetto di tutti gli standard di sicurezza. “Nonostante questo territorio sconta una grave carenza di strutture dovuta a tre edifici completamente chiusi e sui quali comunque si sta lavorando per risolvere problematiche che si trascinano da anni, la situazione è sotto controllo e le famiglie possono essere rassicurate” ha sottolineato Ramunno. Il consigliere provinciale ha ringraziato i dirigenti scolastici Cinzia D’Altorio, Massimo Di Paolo, Cristina Di Sabatino e Caterina Fantauzzi, la dirigente provinciale Stefania Cattivera e tecnici della Provincia intervenuti con un prezioso contributo di indicazioni sulle strutture da loro dirette. “Si conferma la grande volontà della Provincia dell’Aquila ad investire risorse sul territorio e a farlo concordando con i dirigenti per soddisfare tutte le esigenze – ha concluso Ramunno – Nei prossimi giorni inoltre mi attiverò per le problematiche inerenti i trasporti degli studenti che dai comuni del circondario si recano nelle scuole superiori per fare in maniera tale che l’enorme sforzo che Provincia e scuole stanno effettuando non sia vanificato da misure inefficaci delle aziende di trasporto che già in tempi di non emergenza trasportano gli studenti su autobus sovraffollati”.