DOSSIER SANITA’ PELIGNA INVIATO A REGIONE E ASL
Il sindaco di Sulmona,Annamaria Casini, ha inviato oggi alla ASL e alla Regione il “Dossier Sanità Peligna”, contenente gli esiti dei due importanti incontri di ascolto del comparto sanitario locale e dei sindaci del territorio Peligno Subequano realizzati l’8 e 13 maggio scorsi nella sala consiliare del Comune di Sulmona, affinchè ne prendano visione e possano affrontare in modo sistematico le numerose criticità emerse e raccogliere gli spunti per approcciare la nuova fase post emergenza che ancora oggi, dopo circa due mesi dalla ripartenza, desta non poche preoccupazioni per gli utenti della sanità locale.
“Se c’è una lezione che la pandemia ci ha lasciato è che occorre arrivare, e anche in fretta, ad un modello nuovo di sanità che non abbia l’ospedale come unico pilastro, ma che punti alla piena valorizzazione del presidio del SS.Annunziata di Sulmona in totale integrazione con i servizi territoriali dell’ area del centro Abruzzo, coincidente con il bacino d’utenza del Distretto Peligno-Sangrino. Le risorse arriveranno copiose nei prossimi mesi anche nella nostra Regione e proprio sulla sanità si faranno i maggiori investimenti per colmare gap di inefficienze emerse in questi mesi, che hanno messo in luce il fallimento di politiche sanitarie che hanno nel tempo ridotto risorse e dunque servizi, in particolare nelle strutture più marginali con poca considerazione dei bisogni reali dei cittadini. Un’attenta analisi dal basso ha raccolto la voce degli addetti ai lavori che quotidianamente affrontano sul campo le varie difficoltà e dunque gli unici che possono suggerire le opportune soluzioni. Importante l’ascolto dei sindaci in qualità di autorità sanitaria locale che rispondono direttamente ai cittadini raccogliendo i loro bisogni”. Dichiara il sindaco Annamaria Casini. “Le criticità maggiori provengono dal Presidio Ospedaliero di Sulmona e riguardano la grave mancanza di personale, che coinvolge anche il DSB. Ormai non è più rinviabile la situazione del Pronto Soccorso e di Ortopedia, a cui si aggiunge l’annosa assenza di concorsi per primari per alcune delle U.O.C. che, sommato all’assenza di apparecchiature all’avanguardia, rende sempre meno competitivo l’Ospedale dandone un’immagine poco attrattiva per specialisti disposti a prestare servizio nel SS. Annunziata di Sulmona. Attivazione del servizio di emodinamica, dei posti letto di lungodegenza e l’installazione della risonanza magnetica con contestuale acquisizione di personale specializzato, accelerare l’investimento dei 10 milioni di euro, previsti dall’accordo di programma con il Ministero della Saluta già nel 2018, che prevede tra l’altro l’area di elisoccorso, nelle cui more realizzare area di elisoccorso temporanea per maxiurgenza. Essenziale la funzione territoriale e sociale che esercitano i medici di base e la medicina territoriale, per questo viene proposto un nucleo di cure primarie con ambulatorio h12, il potenziamento della tele medicina permettendo di effettuare esami a distanza, il servizio di radiologia a domicilio e la creazione di una rete infermieristica territoriale. I sindaci hanno presentato forti preoccupazioni per gli attesi flussi turistici, già consistenti in queste settimane, dovuti in gran parte alla presenza di seconde case, che andranno a incrementare esponenzialmente il numero di utenti ad agosto e settembre. Per questo” conclude il sindaco “potrebbe essere utile dotare i medici di base, data la loro presenza in prima linea, di kit per test sierologici, da effettuare ai pazienti che hanno accusato sintomi simil-influenzali in questi mesi ma che non sono stati sottoposti a tampone, al fine di attuare un’accurata opera di screening. Agli incontri parteciparono anche Antonietta La Porta e Marianna Scoccia, consiglieri regionali e la senatrice Gabriella Di Girolamo, rappresentanti istituzionali del territorio che potranno oggi raccogliere questo rapporto al fine di sostenerne i contenuti nelle varie sedi in relazione al ruolo ricoperto nell’interesse di tutta l’area del Centro Abruzzo”.
Credo sia positivo questo documento sopra riportato, ma spero che sia corredato di numeri ben precisi perché, conoscendo i volponi della Regione, non vorrei che giocassero al ribasso sulla pelle del servizio sanitario pubblico del Centro Abruzzo. Coprire gli organici mancanti è fondamentale perché è l’unico modo per ripristinare un servizio degno di tale nome, altrettanto dicasi per macchinari moderni ancora assenti presso l’ospedale di Sulmona (Risonanza Magnetica, PET, per esempio). Un poliambulatorio territoriale, ben attrezzato, con medici e paramedici, che facesse da filtro pre-ricovero per patologie sempre più in aumento nelle nostre zone: per es. diabete con distribuzione di apparecchi di misura e di strisce reattive; tiroidismo molto diffuso nelle zone interne e possibilità di fare ecografie alla tiroide periodiche) . malattie neurovegetative. Strutture del genere, territoriali, allenterebbero anche la pressione sulle UO interessate. La presenza di tanti giovani laureati in medicina, molti volontari nelle strutture ospedaliere della regione, potrebbe rappresentare un potenziale non indifferente anche per coprire altre unità operative oggi carenti.