UCCISIONE ORSO PETTORANO, IMPUTATO CONDANNATO AD UN MAXI RISARCIMENTO

di Domenico Verlingieri

Si torna a parlare della vicenda dell’orso ucciso a Pettorano sul Gizio il 12 settembre 2014 perché il ricorso della Procura di Sulmona contro la sentenza di assoluzione è stato dichiarato inammissibile mentre per l’imputato, Antonio Centofanti, è arrivata la condanna della Corte d’Appello dell’Aquila a risarcire le parti civili. Arriva dunque a conclusione il secondo grado di giudizio dell’inchiesta sui fatti avvenuti il 12 settembre 2014 quando Antonio Centofanti affrontò il plantigrado uccidendolo a fucilate dopo che era entrato per l’ennesima volta nel suo orto a Ponte d’Arce. L’uomo dovrà sborsare una provvisionale di 3mila euro oltre a complessivi 18mila per risarcire le varie parti civili: Lav-Lega Anti Vivisezione, Pro Natura Abruzzo, Salviamo l’Orso e Pnalm. Per ognuna di esse Centofanti dovrà pagare 1200 euro per il primo grado di giudizio e 2100 euro per il secondo unitamente a 1200 euro (primo grado) e 1300 euro (secondo grado) nei confronti dell’associazione Wwf.