RAPPORTO CONTRO NATURA CON UNA 20ENNE, IL GIUDICE LO ASSOLVE

Era accusato di aver abusato sessualmente dell’animatrice che lavorava con lui in un villaggio turistico di Pescasseroli. Oggi il tribunale di Sulmona riunito in seduta collegiale lo ha assolto perché nel corso del dibattimento non sono emerse prove sufficienti a dimostrane la colpevolezza. Protagonista della vicenda giudiziaria un 28enne originario di Palermo, Salvatore Amato. Il giovane era ancora sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, misura che il giudice, contestualmente alla sentenza di assoluzione,  ha immediatamente revocato. Una sentenza inaspettata che sa di pesante sconfitta per la pubblica accusa che aveva chiesto per l’imputato la condanna a 8 anni di reclusione. I fatti risalgono all’agosto dello scorso anno quando l’animatore siciliano dopo aver ricevuto una telefonata dalla parte lesa, con la quale aveva lavorato in precedenza, l’ha accolta nel villaggio turistico di Pescasseroli. Nel corso della permanenza nella capitale del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise in Abruzzo, l’imputato avrebbe avuto un rapporto contro natura con la donna. Secondo la giovane originaria della provincia di Torino che all’epoca dei fatti aveva poco più di 20 anni, contro la sua volontà. La donna, assistita dall’avvocato Alessandro Scelli, ha raccontato di essere stata bloccata sul letto con la forza, costretta quindi a compiere l’atto nonostante lei non fosse consenziente . Da lì la denuncia e l’apertura dell’inchiesta culminata con l’arresto dell’imputato. Nel corso del dibattimento, il difensore dell’imputato, l’avvocato Paolo Amato è riuscito a dimostrare che il suo assistito e la parte lesa si conoscevano già da tempo e attraverso messaggi e foto sul telefonino a fornire la prova che la conoscenza non era affatto superficiale. Da qui la decisione del tribunale di assolvere l’imputato. Sentenza che il pubblico ministero ha già annunciato di voler impugnare.