UNA SUPER PERIZIA PER LA SULMONESE ACCUSATA DI RUBARE NEI NEGOZI DELLA CITTÀ

Dovrà essere un super esame a stabilire se Emanuela Del Giovane, la r1enne sulmonese accusata di aver messo in atto svariati furti in città, è capace di intendere e volere. Lo ha stabilito nell’udienza di ieri il giudice per le udienze preliminari Daniele Sodani il quale ha disposto una super perizia nei confronti della donna denunciata da quattordici esercenti cittadini che avrebbero subito furti. Tutti gli episodi sono stati riuniti in un unico procedimento che ieri si doveva concludere con il rito abbreviato chiesto dalle parti è accordato dal giudice. Nel corso dell’udienza il pubblico ministero rappresentato dal procuratore capo  Giuseppe Bellelli ha chiesto la condanna della donna ribattezzata in città “la gazza ladra”, mentre il suo difensore Vittorio Masci, ha chiesto una nuova perizia in quanto quelle effettuate precedentemente hanno avuto degli esiti contrastanti, in particolare sulla capacità di volere della donna. Il giudice Sodani ha accolto la tesi della difesa rinviando il processo al 17 settembre. Nel frattempo sarà affidato a un nuovo perito il compito di dire in maniera chiara e definitiva sé Emanuela Del Giovane quando mette in atto i furti è in condizioni di capire e di volere quello che sta facendo. Dopo l’udienza di ieri la donna tornerà nuovamente davanti al giudice martedì prossimo per il processo relativo all’ultimo episodio per il quale è stata arrestata il 17 giugno scorso quando fu sorpresa a rubare in due appartamenti dagli uomini della squadra volante del commissariato di via Sallustio.