TRUFFA DEL PACCO, CHIESTO IL PROCESSO PER DUE NAPOLETANI

Avevano tentato di truffare un’anziana spacciandosi per il nipote che telefonandole le annunciava l’arrivo, di lì a poco, di un pacco che avrebbe dovuto ritirare pagando 2500 euro. In realtà si trattava di due truffatori che avevano però avuto la sfortuna di contattare una donna molto sveglia la quale, intuendo la truffa ha avvisato la polizia. Così quando uno di loro si è presentato  davanti alla signora per consegnare il pacco ha trovato ad attenderlo la polizia. Tentata truffa aggravata, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale è con queste accuse. che la Procura della Repubblica di Sulmona ha chiesto il rinvio a giudizio per G.M., di 59 anni e S.S. di 25 anni, due napoletani già noti alle forze dell’ordine, che tentarono di raggirare la suocera di un poliziotto nell’ottobre 2018 con la classica “truffa del pacco”. Vistosi scoperto, il truffatore provò a fuggire ma fu subito bloccato dai poliziotti dando vita a una vera e propria scena da film d’azione. Il giovane venne trovato in possesso di uno zainetto contenente un pacco di riso confezionato con carta da imballo, che avrebbe consegnato alla vittima in cambio dei 2500 euro. Per lui scattò l’arresto mentre per il complice, il 59 enne, con il quale era giunto a Sulmona, fu denunciato per tentata truffa aggravata. Entrambi, nel marzo 2019, furono arrestati anche a Pescara, dopo la prima operazione investigativa degli uomini del Commissariato di via Sallustio, che servì da apripista per stanare i due componenti della famigerata “banda del pacco”. I due napoletani dovranno quindi comparire davanti al giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sulmona, Daniele Sodani, il prossimo mese di novembre.