EMERGENZA COVID, CGIL NON FIRMA ACCORDO SU PREMIALITA’: TROPPE DISCRIMINAZIONI

La FP CGIL e la FP  CGIL Medici Abruzzo Molise ieri non hanno sottoscritto l’accordo con la Regione per il pagamento della premialità alle lavoratrici ed ai lavoratori del Servizio Sanitario Regionale per l’emergenza coronavirus. Non è questione solo di metodo, come spiegano Paola Puglielli e Maria Piccone, di Fp-Cgil e Cgil Medici, “con cui la Regione approccia le parti sindacali, convocate per firmare un accordo sul quale le posizioni erano notoriamente e sicuramente ancora lontane, nel merito dell’intesa numerose le questioni non condivise ed inaccettabili nel rispetto di tutte le lavoratrici ed i lavoratori che, anche nel periodo dell’emergenza, hanno profuso il massimo impegno per garantire le attività di cura alla popolazione abruzzese”. Secondo la Cgil “l’accordo  proposto è fortemente divisivo perché, diversamente da quanto richiesto,  non tiene conto di quanto le lavoratrici ed i lavoratori  in servizio nel periodo emergenziale, specie nei mesi di marzo ed aprile, durante il quale, è noto a tutti, quali siano state  le condizioni di lavoro nelle aziende e negli enti del servizio sanitario regionale, hanno contribuito, certo su una scala di graduazione diversa, affinché il servizio sanitario pubblico regionale non implodesse. Invece si escludono tante lavoratrici e tanti lavoratori. Anche quelli in quarantena oltre  tutti i professionisti che pur facendo parte del servizio sanitario regionale non hanno un rapporto di lavoro diretto alle dipendenze delle Aziende.(convenzionati/specializzandi/ecc.)”. Discriminazioni, secondo la Cgil, che provocherebbero conflitti e divisioni tra i lavoratori. Come pure il sindacato contesta che la premialità da assegnare sarà erogata in base ad una successiva valutazione, ulteriore discrimine rispetto alla presenza del lavoratore nel periodo dell’emergenza. Inoltre anche ulteriori richieste e proposte del sindacato sono state ignorate o subito accantonate.