TUTTA LA COMUNITA’ DI CORFINIO IN LACRIME PER L’ADDIO ALLA MAESTRA MARIA PIA REALE E AD ENRICO MARRAMA
“La nostra comunità parrocchiale è nell’eclissi, nel buio, ma con la certezza che il Signore in questo momento è vicino a ciascuno di voi, che siete i figli, i parenti”. Così il parroco di Corfinio, don Vincenzo Paura, ha esordito nell’omelia pronunciata oggi pomeriggio, durante la messa dei funerali per Maria Pia Reale ed Enrico Marrama, l’insegnante elementare in pensione ed il marito, poi suicida, che l’ha uccisa. “Le parole del sacerdote non devono essere di circostanza – ha ripreso don Vincenzo – però c’è la certezza del venerdì santo che si trasforma in sabato santo e Pasqua di risurrezione”. Poi il parroco ha aggiunto che “oggi fuori c’è tanto rumore e non si riesce più ad ascoltare anche le nostre voci e oggi dobbiamo saper fare silenzio per ascoltare chi parla in mezzo a noi”, esortando i fedeli alla sensibilità e attenzione verso casi di bisogno urgente e di necessità. “Come Maria, la madre di Gesù e il discepolo prediletto Giovanni, ai piedi della croce oggi ci sono i figli di Maria Pia ed Enrico – ha continuato il celebrante – nel silenzio di quel momento si compie la verità”. “Questa giornata ci faccia sentire tutti un’unica famiglia” ha concluso don Vincenzo. Il sindaco Massimo Colangelo, parlando con i giornalisti, ha ribadito la necessità che le persone in stato di bisogno, sia materiale che morale, non devono mai essere abbandonate al loro destino, inviando un appello di solidarietà all’intera comunità che in un clima di sgomento e di commozione si è tutta raccolta intorno alle bare dei due coniugi, ricordando in particolare l’opera esemplare di insegnamento svolta dalla maestra Reale, testimoniando ancora una volta l’affetto e la stima sempre per lei nutriti. Per il paese Maria Pia Reale era la maestra un po’ di tutti, avendo insegnato nella scuola elementare a generazioni di bambini corfiniesi e fino all’ultimo è stata sempre figura di esempio per tutti, tentando anche di aiutare il marito ad abbandonare quel vizio del gioco, la ludopatia, all’origine del tragico epilogo di un dramma familiare sofferto da tempo. E’ ancora nella mente di tutti l’eco della vicenda dolorosa, di sangue e di morte, che si è consumata nella mattinata di domenica. Al culmine di un’ennesima lite Enrico Marrama ha ucciso la moglie, colpendola con un tagliere da cucina, come confermato dall’autopsia. Subito dopo si è conficcato la lama di un coltello nel ventre, morendo poco dopo mezzogiorno nell’ospedale di Sulmona, invano operato dai medici, nel tentativo disperato di strapparlo alla morte. A dare l’allarme sulla tragedia il figlio dei due anziani coniugi che rientrato a casa, avendo bussato senza ricevere risposta, ha scavalcato il recinto di casa trovandosi davanti una terribile raccapricciante scena. La madre ormai senza vita, in una pozza di sangue e il padre agonizzante, con il coltello nella pancia.