VIOLENTA LITE CON IL CAPOTRENO, DUE SULMONESI CONDANNATI
Avevano opposto resistenza al capotreno e la discussione accesasi con il ferroviere aveva anche determinato l’interruzione del pubblico servizio. Infatti per quella discussione, via via sempre più accesa, il treno era partito con quarantacinque minuti di ritardo. Stamattina il Tribunale di Sulmona ha condannato Serafino Di Lorenzo e Mario Lepore, entrambi sulmonese, a quattro mesi e quattro giorni di reclusione, per i reati di violenza a pubblico ufficiale e interruzione del pubblico servizio, commessi in concorso tra loro. Stando alle accuse il 12 maggio di due anni fa i due giovani avevano opposto violenza resistenza nei confronti del capotreno di un regionale, in sosta nella stazione ferroviaria di Sulmona in attesa della partenza per Pescara, inveendo con minacce e tentando di colpirlo per impedirgli di compilare gli atti. Stando alla ricostruzione dell’episodio è emerso che i due avevano notato che il capotreno stava discutendo con un passeggero straniero che non aveva il titolo di viaggio al seguito, tant’è che era stato invitato a scendere dal treno. I due imputati sono quindi intervenuti ed è nato il parapiglia. Ad entrambi è stata contestata anche la resistenza al capotreno che determinò il turbamento della regolarità del servizio, provocando un ritardo di 45 minuti. Questa mattina si è quindi celebrato il rito abbreviato, scelto dall’avvocato Alberto Paolini, che però ha già annunciato appello contro la sentenza, sostenendo che uno dei due suoi assistiti non avrebbe partecipato all’aggressione.