AREA PEDONALE, L’AUT AUT DI “SULMONA FA CENTRO”: DELIBERA DA CANCELLARE O SARA’ PROTESTA DURA
Sono pronti anche ad azioni di protesta clamorose i commercianti del centro storico, in particolare quelli con i propri negozi lungo corso Ovidio, se l’amministrazione comunale non revocherà la delibera di istituzione dell’area pedonale urbana, ripristinando gli orari finora vigenti per la zona a traffico limitato. A scendere in campo contro l’area pedonale è l’associazione Sulmona fa centro, sebbene da palazzo san Francesco si continui a ricordare a tutti che determinate scelte sono state concertate, a più riprese, con i rappresentanti delle categorie interessate. “Nell’esprimere tutta la nostra disapprovazione e la nostra amarezza per il metodo e per il merito delle scelte compiute da chi oggi amministra la città, ribadiamo con forza la nostra richiesta di lasciare inalterati gli orari attuali della ztl dal lunedi al venerdi mattina e disporre invece una chiusura totale dal venerdi pomeriggio fino alla domenica notte, chiusura estendibile ai periodi delle festività ( Natale, Pasqua, ecc)” affermano i soci di Sulmona fa centro. “Abbiamo per anni tentato di dialogare con l’attuale amministrazione ma senza risultato. Nessun ascolto, nessuna comprensione, nessun percorso da individuare e condividere per la ripresa di un tessuto economico fragile ed in grave difficoltà nonostante le manifestazioni anche di protesta o i contributi economici da noi versati quando richiesti.Abbiamo atteso per anni, anche se ci siamo resi conto da subito che in realtà nessuna scelta veniva compiuta per tentare una ripartenza. Oggi, allo scadere di un mandato che per noi è stato davvero nefasto, ed in occasione di una delibera che si limita a “sbarrare” una città già impoverita e spopolata, non vogliamo tacere” sottolinea l’associazione. “Se la pedonalizzazione del centro storico è un tema importante, altrettanto lo è la nostra sopravvivenza che deriva, prima ancora che dalla vendita, dalla possibilità di ricevere i fornitori che non possono essere vincolati ad un orario ristretto tra le 5.00 di mattina fino alle 9.30. Tutto questo è pura follia e non è realizzabile. Così come non è realizzabile che alcune attività, es. lavanderie, bar, macellerie, etc. non possano mai essere raggiunte in macchina. – continua l’associazione – Per non parlare poi di uno dei tanti punti dolenti della città che andrebbe affrontato ben prima della sua chiusura: la città è sporca, imbrattata, abbruttita al punto tale che, oltre ai locali anche i turisti spesso ci hanno chiesto il perché di tanto degrado. Pensiamo perciò che prima di spacciare il centro di Sulmona per il centro di Todi o di Ferrara si debba renderlo decoroso, altrimenti è propaganda. Così come pensiamo che anche ai residenti si dovrebbero fornire motivi aggiuntivi per raggiungere il centro, esattamente come avviene altrove, per esempio istituendo parcheggi gratuiti”. “Ed ancora: molti esercenti dopo il covid stanno pensando di chiudere l’attività, d’altronde neppure su questo c’è stata la minima possibilità di confronto per discutere della riduzione dei canoni o per la corresponsione di aiuti diretti ad ogni esercente come è successo per esempio ad Avezzano. Pensare di incentivare la nascita di nuove attività attrattive nemmeno a parlarne, e studiare come “compensare” le perdite che inevitabilmente verranno dopo un provvedimento preso alla cieca, è fantascienza” aggiunge Sulmona fa centro. “Nessuna città ha un centro storico interamente pedonalizzato e al contempo completamente degradato ed impoverito anche nel numero degli abitanti. E nessuna amministrazione disdegna la ricerca di una soluzione volta ad aiutare chi è in difficoltà. Pensare di fare l’elenco di ciò che non si è fatto e si sarebbe voluto fare in una città in cui il commerciante, che è innanzitutto un lavoratore, viene visto da chi amministra come un nemico, non ha molto senso. Ci rendiamo perfettamente conto che manca la volontà sia di risolvere che perlomeno di non acuire le sofferenze nostre e delle nostre famiglie” sostiene l’associazione. “Diversamente, anziché pensare a misure oggi più che mai insensate ma certamente propagandistiche e finalizzate a far dimenticare il non fatto, si sarebbe dovuto studiare insieme, amministrazione, commercianti ed operatori turistici, un piano di rilancio delle nostre attività, e solo dopo valutare la pedonalizzazione con i relativi eventi compensativi o misure di sostegno – conclude Sulmona fa centro – Non vogliamo ancora pensare che tutto questo sia scientificamente progettato per distruggere le nostre attività, o peggio per favorirne l’impoverimento e quindi l’impossessamento da parte di chi dispone di denaro contante di dubbia provenienza”.
Sulmona fa centro, parli per se, ci sono tanti commercianti, tanti cittadini, tante associazioni, che si sono battute per avere questo, ora tale associazione, che si ritiene portavoce dei commercianti, mi spiega il perchè tutti i bar i ristoranti le gelaterie le pizzerie del centro e non solo hanno investito in tavoli, sedie, ombrelloni, occupazione del suolo pubblico, hanno aumentato gli spazi per il corso, perchè vogliono la città chiusa o aperta…E’ naturale che chi ha attività sotto i portici non si preoccupa del traffico e dello smog, ma per chi vive a contatto costante con furgoncini a tutte le ore,auto con contrassegno disabili, circa duemila ed autorizzazioni varie, la cosa no è più possibile. l’hanno scorso c’è stato un boom di turismo, e noi per tutta risposta gli abbiamo fatto trovare una città piena di auto e smog…. quest’anno, nonostante il covid, tanti turisti stanno tornando, finalmente troveranno una città vivibile, dove poter passeggiare senza rischiare la pelle… Se la vocazione della città deve essere turistica, allora questa è la strada da percorrere, se vogliamo tornare nel vecchio secolo, all’età del carbone, allora riapriamo tutto.
Da cinquantanni risiedo in pieno centro storico ci sono state tante promesse nemmeno una mantenuta, noi residenti viviamo il fine settimana quasi con apprensione nessuno di voi si chiede il perché, mi sembra giusto che i giovani si divertano ma vi sembra normale che noi siamo costretti ad una vigilanza continua per non farci riempire di piscio, passiamo al discorso viabilità visto che è molto facile chiudere ma l’assessore preposto si è fatto un giro per i vicoli, i residenti di vico dell’ospedale per entrare e uscire passeranno per via Paolina hanno provveduto con adeguata segnaletica a non far parcheggiare lungo via Paolina, vico Lauro, ma sarebbe ora installare uno specchio che possa far vedere chi arriva da via Aragona? Prima o poi ci sarà un incidente, perché ancora oggi via del Conservatorio, vico Lauro sono sprovvisti di segnaletica posti auto, le auto devono parcheggiare a cinque metri dagli angoli, creo che questo sia un compito che l’Assessore deve controllare prima di chiudere, disponibilissimo ad una passeggiata insieme. Un residente.