LICEO CLASSICO, ATTESO SOPRALLUOGO NELLA SEDE STORICA PER ARRIVARE AD APRIRE IL CANTIERE ENTRO L’ANNO

La Soprintendenza all’Archeologia Belle Arti e Paesaggio (Sabap) farà un sopralluogo nella sede storica del Liceo Classico, in piazza XX Settembre. Il sopralluogo è fissato per lunedì prossimo, 29 giugno. Rimesso al Comune il parere favorevole al progetto di adeguamento sismico dell’antico edificio, il funzionario incaricato dalla Soprintendenza, l’assessore comunale ai lavori pubblici, Salvatore Zavarella e il progettista Vincenzo Zavarella, faranno il sopralluogo per rendersi conto, in prima persona, se l’intervento progettato è compatibile con la tutela del bene.  Un momento preliminare indispensabile prima di arrivare all’apertura sospirata del cantiere, attesa da oltre dieci anni e che finalmente dovrebbe compiersi entro quest’anno. Salvo nuovi intoppi e ostacoli, che qualcuno, tra politici e addetti ai lavori, già prevedono all’orizzonte, pronosticando ennesimi rinvii e lentezze. Pronostici che tutti sperano siano smentiti dai fatti. Ed è quello che si vedrà già nei prossimi giorni. Colpi di scena infatti nell’odissea della sede storica dell’Ovidio non sono mai mancati. E’ già accaduto per i diversi pareri emessi proprio dalla Soprintendenza sui progetti di adeguamento strutturale dell’edificio di piazza XX Settembre. nel corso degli anni. Il 13 agosto 2015, con una nota trasmessa all’allora sindaco Peppino Ranalli, la Soprintendenza autorizzava i lavori ritenendo “la soluzione progettuale proposta compatibile con i criteri generali di tutela dell’immobile” in quanto gli stessi “sono di invasività limitata e commisurati alle residue caratteristiche di pregio riscontrabili nel fabbricato”. Trascorsi cinque anni, mutati i vertici della Soprintendenza, c’è stato anche un nuovo parere, un ripensamento inatteso. Arriva l’autorizzazione al progetto ma con nuove prescrizioni rispetto al passato. “Si specifica che la predeterminazione del valore più alto che comporti un’evidente manomissione delle caratteristiche storiche dell’edificio – si legge nell’ultimo parere– sia materiche che geometriche, determina la indifferibile scelta della delocalizzazione delle attività eventualmente previste”. Eppure la tipologia di intervento progettato è rimasta invariata. Dagli uffici comunali fanno sapere che il progettista è già al lavoro per adeguare il progetto alle prescrizioni della Soprintendenza, in modo da trovare una soluzione fermo restando che la tutela del bene dovrà essere compatibile con la sicurezza dell’immobile, che per mantenere l’uso scolastico dovrà raggiungere un indice comunque superiore al 60%.