I SINDACI DEL COGESA CONFERMANO MARGIOTTA ALLA GUIDA DELLA SOCIETA’
L’amministratore unico del Cogesa, Enzo Margiotta, è confermato alla guida della società per altri tre anni. Si è trattato per lui di un vero e proprio plebiscito. Infatti quasi tutti i sindaci che compongono il controllo analogo hanno confermato la loro fiducia all’amministratore unico, per il lavoro svolto in questi anni. Solo tre i sindaci contrari, i quali hanno votato no alla sua riconferma: Mario Ciampaglione, sindaco di Cansano, Guido Angelilli, sindaco di Pacentro e quello di Opi, Berardino Paglia. Si è trattato di una chiara vittoria dei “civici” che hanno saputo ricompattarsi facendo quadrato intorno a Margiotta e difendendone l’operato, liquidando in questo modo le velleità degli “irriducibili” capitanati dal sindaco Angelilli, che avrebbero voluto scalzare l’amministratore unico in carica. Ma alla fine sono stati proprio loro a sfaldarsi, con il sindaco di Raiano, Marco Moca, che non ha votato, così come il vicesindaco di Campo di Giove Stefano Di Mascio e il sindaco di Pratola Peligna, Antonella Di Nino, i quali vista la mala parata hanno preferito abbandonare la seduta che si è tenuta in remoto, prima della votazione mentre il sindaco di Vittorito, Carmine Presutti, dopo aver spinto per un rinvio perché favorevole a un allargamento della governance con il ripristino del Cda a tre, ha addirittura votato a favore. Hanno espresso il loro voto 62 sindaci, comprese le deleghe, sui 65 Comuni soci che fanno parte del Cogesa. A questo punto, per essere operativa, la conferma di Margiotta dovrà essere ratificata dall’assemblea dei soci, dove si voterà per quote e non per singoli soci. Questo significa che i Comuni maggiori, come Sulmona, Pratola e Castel di Sangro, saranno decisivi per il risultato finale. A conti fatti l’assemblea dovrebbe essere quindi solo una formalità. Tre le mozioni sottoposte al voto. La prima del sindaco di Roccacasale, Enrico Pace, che prevedeva il rinnovo del mandato per altri tre anni a Margiotta. La seconda del vice sindaco di Campo di Giove, Stefano Di Mascio, che aveva proposto una proroga temporanea all’amministratore unico e la terza del sindaco di Barisciano, Francesco Di Paolo, che chiedeva di tornare ad un consiglio d’amministrazione, con tre componenti, come la governance del Cogesa si presentava fino a qualche anno fa.