GIALLO DEL FUCINO, SPUNTA IPOTESI ANNEGAMENTO
Nel giallo del cadavere di un giovane ritrovato in un canale del Fucino è adesso indagato B.P., il trentottenne che per l’ultima volta ha visto Cesidio Valletta, vittima della tragedia. In attesa dell’autopsia spunta nel caso l’ipotesi di morte per annegamento. Valletta, 35 anni, tecnico di laboratorio, residente a Lecce dei Marsi, la sera di martedì scorso, 19 maggio, viaggiava in auto accanto al suo amico ora indagato, anch’egli di Lecce. I genitori del giovane tecnico, non vedendolo rientrare a casa, hanno dato l’allarme. Non si sa per quale motivo i due giovani percorrevano in auto la strada, nel cuore del Fucino, a tarda sera, dove è avvenuto un incidente. Ad avvertire dell’incidente i familiari del ragazzo alla guida sia stato un messaggio arrivato dal gps dell’assicurazione montato sull’auto. Quando i familiari sono arrivati sul posto hanno caricato il ragazzo che era alla guida per portarlo in ospedale. Il giovane, al pronto soccorso, pare abbia dichiarato che in auto era solo e che l’incidente era accaduto a seguito dell’attraversamento di un animale selvatico. Nessun riferimento, invece, al 35enne che era in sua compagnia. Circostanza che è stata accertata solo successivamente dai carabinieri della compagnia di Avezzano. Stando sempre ad una prima ricostruzione dell’accaduto una volta uscito dall’ospedale il trentottenne avrebbe più volte contattato Valletta, senza però ricevere risposta.