“IL PREMIO SULMONA PRENDA LE DISTANZE DA SGARBI”, LO CHIEDE SBIC DOPO ESTERNAZIONI CONTRO SILVIA ROMANO

L’associazione culturale “Il Quadrivio”, organizzatrice del Premio Sulmona, prenda le distanze dalle affermazioni di Vittorio Sgarbi, espresse nei giorni scorsi sulla liberazione della cooperante Silvia Romano. A chiedere la presa di distanze dal presidente onorario del Premio Sulmona è il movimento civico Sbic, “anche nel segno della cultura per cui ogni anno l’associazione si adopera e che, a nostro modesto parere, è il più forte degli strumenti di inclusione”. “Attraverso le esternazioni di Vittorio Sgarbi anche la città di Sulmona, indirettamente e suo malgrado, si è inserita nel dibattito di basso livello successivo alla liberazione e al rientro in Italia della giovane cooperante Silvia Romano” sottolinea il movimento civico. Il critico d’arte, in un suo post su Facebook del 10 maggio scorso, ha dichiarato che Silvia Romano, essendosi convertita “radicalmente all’Islam (…), va arrestata per concorso esterno in associazione terroristica”. “Una esternazione raccapricciante per una ragazza che ha scelto di adoperarsi per chi ne ha più bisogno, in contesti difficili, e costruire così un mondo più umano e giusto. Ragazza che ha pagato con un anno e mezzo di prigionia il suo impegno e che è riuscita, fortunatamente, a riabbracciare familiari, parenti e amici” sottolinea ancora il movimento. “La dichiarazione di Sgarbi non è per nulla condivisibile: anche la scelta consapevole di convertirsi all’Islam resta una scelta assolutamente personale. La nostra Repubblica, peraltro, riconosce la libertà di culto. Vista la storia di accoglienza della nostra città sin dalla Seconda Guerra Mondiale, motivo per cui è stata insignita della Medaglia d’argento al valore civile, chiediamo ai vertici dell’associazione “Il Quadrivio”, organizzatrice del Premio Sulmona, di prendere le distanze dalle affermazioni di Vittorio Sgarbi” conclude Sbic.