LA TRANSIBERIANA RIPARTE IN AUTUNNO
Il 2020 per i treni storici, lungo la linea Sulmona-Isernia, sarebbe stato l’anno del consolidamento di un’esperienza avviata nel 2014 ottenendo risultati sempre più positivi. Invece l’emergenza coronavirus ha fermato i treni, deviando il programma già stabilito su un “binario morto”. Tutti i treni, che sarebbero partiti proprio ai primi di marzo, sono stati fermati. L’ora delle nuove partenze sarà decisa nelle prossime settimane e sarà fissata probabilmente per l’autunno. Il viaggio in treno storico, come per tutti i treni, sarà regolato dalle norme di prevenzione e contenimento del coronavirus, con distanze tra i viaggiatori e dispositivi di protezione. Il 2019 aveva fatto segnare un’impennata delle presenze sui treni storici. Erano stati organizzati 82 treni storici con 31mila viaggiatori. Un dato che aveva fatto sobbalzare di grande soddisfazione Fondazione Ferrovie dello Stato e i promotori dei treni storici. Ma non solo. L’esperienza positiva dei treni d’epoca aveva giovato sicuramente anche a ristoratori e albergatori, con arrivi e pernotti da tutto Abruzzo ma anche da regioni limitrofe come le Marche e il Lazio e addirittura da Emilia Romagna e Lombardia. “E’ stato un vero successo, con primi segnali positivi visti già nel 2018 – sottolinea Claudio Colaizzo, dell’associazione Le Rotaie – poi nel 2019 la tendenza positiva è andata via via rafforzandosi”. Oltretutto il 2020, secondo il programma del Ministero dei Beni e delle Attività culturali, sarebbe stato l’anno del “Treno turistico” e questo avrebbe dato un impulso ulteriore a beneficio dei treni storici e della promozione turistica della linea ferroviaria Sulmona-Isernia. Adesso non c’è che da attendere la “ripartenza” autunnale, pur facendo sempre i conti con la nuova realtà segnata dall’emergenza sanitaria.