CONSORZIO DI BONIFICA, IL COMMISSARIO DELLA REGIONE RINUNCIA ALL’INCARICO POI CI RIPENSA
Si tinge di giallo la vicenda legata alla rinuncia all’incarico da parte del commissario nominato dalla regione dal marzo scorso alla guida del Consorzio di Bonifica Aterno – Sagittario. L’aquilano Sergio Iovenitti, da voci ricorrenti negli ambienti vicini all’ente, nella giornata di venerdì scorso avrebbe preparato una lettera indirizzata al governatore Marco Marsilio e all’assessore all’Agricoltura Emanuele Imprudente, rassegnando le dimissioni che sarebbero state irrevocabili. Lettera consegnata al protocollo nello stesso pomeriggio. Subito dopo però, dalla Regione sarebbero arrivate insistenti sollecitazioni a desistere dall’intento facendo fare un passo indietro al dirigente per restare al timone dell’ente. Raggiunto telefonicamente Iovennitti non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito, né confermando né smentendo le voci sulle sue intenzioni di lasciare l’ente. All’origine della presunta decisione ci sarebbe il clima fattosi subito pesante nella vita dell’ente appena dopo il suo ingresso al vertice del consorzio. Tanto che il direttore Giuseppe Sciullo dopo qualche giorno si è messo in aspettativa e il funzionario dell’area tecnica ha anticipato il pensionamento. Inoltre con una decisione impugnata anche dai sindacati non ha rinnovato il contratto ai lavoratori stagionali, i cosiddetti “acquaroli” che da anni svolgono questo lavoro e la pulizia dei canali, un lavoro che conoscono molto bene. Affidando questo servizio a ditte esterne e complicando, in questo modo la situazione in un momento cruciale della stagione dove la fornitura di acqua per l’irrigazione dei campi è fondamentale per la cura dei raccolti. Insomma dalla padella brace così da spingere il sindacato a chiedere un incontro urgente all’assessore regionale Emanuele Imprudente che da ieri ha indossato i panni di grande accusatore difendendo a spada tratta l’operato del commissario e puntando l’indice contri chi ha gestito e amministrato il consorzio in questi ultimi anni provocando, a giudizio dell’assessore “una situazione disastrata da risanare in tempi lunghi e con notevoli sforzi finanziari. “Il consorzio ha un disavanzo di amministrazione di 1 milione e 300 mila euro”afferma Imprudente, “così come accertato dal commissario e dai revisori dei conti, più un quadro di una serie di azioni gestionali molto discutibili”. Pesanti accuse che sicuramente non mancheranno di suscitare la reazione degli amministratori che hanno preceduto il commissariamento, amministratori che vengono rimpianti sia dai sindacati per quanto riguarda l’utilizzo di manodopera locale, sia dagli agricoltori che si ritrovano con il loro consorzio nel mezzo di una bufera proprio nel momento più importante della stagione.