DISSOCIATO DI MAFIA SI INCATENA AL CANCELLO DEL COMUNE SPACCANDOSI LA TESTA (Video)

Si è incatenato al cancello del Comune chiedendo che l’istituzione faccia l’istituzione. Antonino Maccarrone, dissociato di mafia e da anni residente a Sulmona ha scelto nuovamente il municipio per mettere in atto la protesta che è il seguito di quella di ieri, fatta da Alessandro Ferrini. Al centro infatti c’è un chiosco di via Sallustio, nel piazzale del Lidl di proprietà di Ferrini che anni fa aveva affittato alla convivente di Maccarrone. Un rapporto che è finito a carte bollate e che si trascina avanti ancora oggi tra richieste di risarcimento e pignoramenti. Nel corso della protesta in cui l’uomo ha più volte minacciato gesti sconsiderati tanto da spaccarsi la fronte con una testata contro il montante del cancello di ferro da cui si accede all’anagrafe, è intervenuto l’ispettore superiore Daniele L’Erario capo della squadra anticrimine del commissariato, il quale dopo una trattativa telefonica è riuscito a far desistere Maccarone dalla sua protesta. Subito dopo Maccarrone si è fatto soccorrere dal medico e dal personale del 118 che lo hanno accompagnato al pronto soccorso per suturare la ferita che si è procurato e per ulteriori accertamenti. Una vicenda che sembra non essere finita qui.

Questa testata online, ReteAbruzzo, nel corso delle due ultime giornate, quella di giovedì 7 e venerdì 8 maggio, ha seguito in diretta due episodi avvenuti all’interno e fuori dalla sede del Comune di Sulmona, luogo istituzionale più alto della città, seguendo la cronaca dei fatti per informarne i cittadini, in adempimento ad un diritto-dovere professionale. Durante le due dirette sulla pagina Facebook della nostra testata, sono state fatte dai protagonisti, affermazioni dalle quali ci dissociamo in modo netto. Se tali affermazioni infatti saranno perseguibili per legge la giustizia comunque farà il suo corso.