CIA ABRUZZO: FERMARE L’INVASIONE DEI CINGHIALI NELLE COLTURE
ll coronavirus ferma la caccia di selezione ai cinghiali e la Cia Agricoltori Italiani Abruzzo chiede alla Regione l’avvio dell’attività di controllo allo scopo di limitare i danni alle colture, come ogni anno provocati dall’invasione dei cinghiali. Il presidente della Cia regionale, Mauro Di Zio, rileva che “Il presidente della giunta regionale, Marco Marsilio, ha firmato l’ordinanza 50 del 30 aprile che alleggerisce le misure restrittive e dà il via a sport all’aperto, pesca amatoriale e addestramento di cani e cavalli tralasciando completamente la caccia agli ungulati che punta a ridurre il numero di questi animali e quindi a contenere i danni ai campi coltivati”. Siamo nel periodo dell’anno in cui i cinghiali, invadendo le campagne, provocano il massimo dei danni alle colture, foraggere e cerealicole, ma non solo. I provvedimenti restrittivi, finalizzati a garantire il distanziamento sociale e ad evitare la diffusione del contagio, hanno portato al sostanziale azzeramento della circolazione stradale, oltre che a una drastica riduzione della presenza umana sul territorio che ha spinto la fauna selvatica a muoversi indisturbata anche nei centri abitati e in pieno giorno”. “Con l’imminente e graduale ripresa delle attività produttive saranno tanti i lavoratori che torneranno a percorrere le strade regionali rischiando situazioni di pericolo, notevolmente aumentate da questa situazione” conclude Di Zio sollecitando al governo regionale un’apposita ordinanza con cui si autorizzi l’attività di contenimento di una specie la cui presenza è invasiva.