SCOCCIA: POTENZIARE LA MEDICINA TERRITORIALE, LA ROCCAFORTE DI PESCARA DA SOLA NON BASTA
La medicina territoriale va potenziata perchè ogni area dell’Abruzzo sia in grado di dare risposta tempestiva e di qualità a qualsiasi emergenza sanitaria. Se giunta regionale e Asl ritengono che sia sufficiente un’unica “roccaforte” anticoronavirus a Pescara sono fuori strada. A sostenerlo è il consigliere regionale Marianna Scoccia, ritenendo che la dura lezione impartita a tutti dal dramma del coronavirus sia proprio questa. “Stiamo lentamente uscendo dalla fase più acuta dell’emergenza non senza fatica e pagando un prezzo altissimo, ad oggi la conta dei decessi sfiora quota 300 – sottolinea il consigliere regionale. È evidente che questo terribile male va aggredito prima evitando di difenderci all’interno degli ospedali o peggio ancora intubati in una terapia intensiva”. “Sono stati fatti investimenti per allestire dei covid hospital, ma se l’Asl1 e il governo regionale hanno intenzione di affrontare la guerra al coronavirus con un’unica roccaforte situata a Pescara sono fuori strada – continua Scoccia – Il Centro Abruzzo ha il disperato bisogno di potenziare la rete della medicina territoriale cosicché ogni territorio possa, in prima battuta, fornire una risposta tempestiva e di qualità”. “Mi batterò affinché la giunta regionale e la Asl1 si facciano promotori del più grande piano straordinario di investimenti sulla medicina territoriale, rinforzando organico e dotazioni in tutti i distretti e creando delle strutture ad hoc del personale sanitario. Questo permetterà di monitorare costantemente la popolazione e prevenire nuovi focolai” conclude il consigliere regionale.