CIRCOLI TENNIS FERMI, I MAESTRI ABRUZZESI CHIEDONO GARANZIE PER IL SETTORE
“Seria preoccupazione” viene espressa dai rappresentanti dei Circoli Tennis Abruzzesi, per la “gravosa situazione lavorativa del settore” a causa dell’emergenza coronavirus. I maestri chiedono date e garanzie certe per la ripresa delle attività del loro settore, adesso in grave crisi. “Dall’inizio del mese di marzo, il nostro lavoro è irrimediabilmente fermo. Non è possibile svolgere allenamenti, proseguire nelle attività agonistiche, consentire a giocatori amatoriali di praticare il proprio sport, nel rispetto delle norme stabilite anche dal nuovo Decreto governativo. Pur adeguandoci a tale misura e condividendo la scelta necessaria, ci troviamo ora nell’incertezza più assoluta”sottolinea Antonio Crocetti, portavoce dei maestri e dei circoli di tennis abruzzesi. “Come è noto, il tennis è una delle discipline con le minori controindicazioni per la sua pratica. Ciò è avvalorato dall’autorevole parere del professor Roberto Cauda, direttore del Dipartimento malattie infettive e coordinatore dell’Emergenza Covid-19 del Policlinico Agostino Gemelli di Roma. Il tennis è uno sport di prevenzione e formazione dell’individuo, basato su regole e disciplina sia in campo che fuori e, specie in questo momento, risulterà per noi più semplice adattarci e far rispettare nuove norme che la situazione contingente richiede” prosegue Crocetti. “Noi maestri e preparatori atletici abruzzesi, siamo pronti a mettere a disposizione dei giocatori tutti gli eventuali dispositivi di sicurezza, durante e dopo il gioco: disinfettanti per le mani, sanificazione dei bagni, chiusura delle docce, massimo rispetto delle distanze di sicurezza previste dalla Federazione Italiana Tennis.Desidereremmo, inoltre, che tutti gli sforzi profusi negli allenamenti da parte di allievi e maestri durante l’inverno, non fossero vanificati per la stagione in corso” sottolineano i maestri. “Dal punto di vista economico, pertanto, navigare a vista non ci è sufficiente. Non ci è sufficiente perché stiamo vedendo sgretolare la nostra condizione finanziaria con costi fissi da sostenere per le strutture sportive a cui vanno aggiunte le relative spese di gestione dalle quali non possiamo esimerci – conclude Crocetti – Con tale missiva, sollecitata e sostenuta dai Circoli Tennis Abruzzesi aderenti e riportati in calce alla presente, chiediamo un riscontro immediato, considerata la delicata e difficile situazione finanziaria di ognuno di noi, che opera solo ed esclusivamente in questo settore, senza entrate accessorie. Desideriamo, quindi, chiedere ai massimi rappresentanti istituzionali abruzzesi, quali siano le intenzioni della Regione Abruzzo in merito alla riapertura delle attività sportive destinate al pubblico. Noi, in quanto Circoli legalmente riconosciuti e autorizzati dal massimo organismo nazionale di settore FIT (Federazione Italiana Tennis) e dal Coni, ribadiamo la nostra volontà nel rispettare tutte le norme igienico-sanitarie imposte a seguito del Coronavirus, ma da parte delle Istituzioni vorremmo, vivamente, delle delucidazioni in merito ad una data di ripresa delle attività”.