SCONTRO SUL DISSESTO A SCANNO, FUSCO: SAREBBE UNA WATERLOO PER IL NOSTRO PAESE

Continua lo scontro a Scanno dopo la sentenza del Tar Abruzzo che ha bocciato la delibera consiliare di dichiarazione del dissesto del Comune. Per l’opposizione Scanno, con il dissesto, rischierebbe una sua “Waterloo”. All’annuncio del sindaco Giovanni Mastrogiovanni di un ricorso al Consiglio di Stato, contro la pronuncia del Tar, il capogruppo dell’opposizione, Amedeo Fusco, raccogliendo l’invito dello stesso sindaco, dichiara che “l’opposizione è pronta a predisporre una proposta di deliberazione per un piano di rientro, in cui non è prevista l’addizionale Irpef, mentre è previsto un abbassamento nel tempo della pressione fiscale”. “Prima di imbarcarvi nel ricorso al Consiglio di Stato, stavolta, sentiamo il popolo, chiamiamo a raccolta le parti politiche e sociali, ascoltiamo  tutti gli ex sindaci” afferma Fusco. “Noi pensiamo che prima di ciò, venga l’appalto per la costruzione di una nuova scuola, per cui ci sono i finanziamenti ottenuti dalla precedente amministrazione. Diamo risposte vere e concrete. Apparire di meno, operando di più: questo è quello che Scanno merita” avverte il capogruppo dell’opposizione. “Le tasse sono alte dalla gestione del Commissario Prefettizio, chi scrive chiese e ottenne dal Consiglio comunale il rimborso della Tarsu, illegittimamente aumentata e ci sono gli atti. Le note della Corte dei Conti si riferiscono ad una situazione passata, da cui con la determinazione dell’amministrazione Spacone e con i sacrifici silenziosi dei cittadini siamo venuti fuori” ricorda ancora Fusco. “Ostinarsi in un dissesto che non c’è e che per cinque anni paralizzerebbe Scanno, immeritatamente, chiedendo ai cittadini di pagare anche un balzello odioso come l’addizionale Irpef, sarebbe una scelta infausta. Ricordate, colleghi della maggioranza, che dopo Lipsia ci fu Waterloo. Che non sia una Waterloo per la nostra Scanno” conclude il capogruppo di opposizione.