LA LUPA SALVATA DAL POZZO TRANCIA IL RECINTO E FUGGE DAL PNALM
La libertà non ha prezzo. E la lupa, appena ritrovata in fondo ad un pozzo, a Roccaraso, in custodia in un recinto del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, è riuscita a fuggire, tranciando con i denti i fili da sei millimetri del recinto elettrificato. La lupa era finita all’interno di una neviera alla periferia di Roccaraso. Allertati subito gli uomini della Stazione Carabinieri Forestali per cercare di salvare l’animale e accertata l’impossibilità di tirarla fuori dal pozzo senza anestesia, visto che era viva, gli uomini dell’Arma chiedevano aiuto al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise che nel giro di poco tempo organizzava e mandava sul posto i propri veterinari. Nonostante il buio e le condizioni certamente non agevoli e anche grazie all’aiuto dei privati, la lupa veniva tratta dal pozzo. Non aveva ferite ma ovviamente nel dubbio che avesse lesioni interne visto il salto nel vuoto e ad un evidente stato di stress, si decideva di trasportare la femmina di lupo di circa 4-5 anni nelle strutture del Pnalm a Pescasseroli. Domenica mattina la lupa dalla gabbia in cui era stata ricoverata per la notte è stata portata in un recinto ampio e spazioso per ridurre lo stress, anche in relazione al fatto che in questo periodo non ci sono visitatori. Subito dopo il risveglio l’animale mostrava segni di ritrovata vitalità e veniva lasciata in tranquillità. Verificate le buone condizioni complessive si decideva di riportare il giorno dopo la lupa in natura, riducendo così lo stress. La mattina di lunedì la sorprendente scoperta: la lupa era fuggita. Nonostante le ricerche accurate da parte di tecnici e Guardiaparco, nei due giorni trascorsi dalla fuga, della lupa nessuna traccia, a dimostrazione che è riuscita a riconquistare la piena libertà