CASO LIRIS, FDI FA QUADRATO INTORNO AL SUO ASSESSORE REGIONALE
“Avere davanti il PD che sulla base di falsità costruisce gogne mediatiche per nascondere gli insuccessi, permette di vedere fino a che punto i suoi esponenti sono disposti a continuare la loro sceneggiata, che non rivela altro se non faziosità e bassezza morale”. E’ la replica di Fratelli d’Italia dell’Aquila che fa quadrato intorno all’assessore regionale Guido Liris, esponente del partito, dopo le roventi accuse per il caso balzato agli onori delle cronache nazionali. “Con sullo sfondo l’emergenza coronavirus, aver coinvolto testate nazionali del loro giro oltre la pagina del Partito Democratico, non conferisce alle loro balle basi più solide, anzi fa capire quanto si tratti di una tattica politica spregiudicata a danno della credibilità delle nostre istituzioni, solo perché a guida centrodestra – prosegue Fdi – Quello che ci preme sottolineare e garantire all’opinione pubblica è l’ottimo operato di Guido Quintino Liris, assessore regionale eletto con Fratelli d’Italia, e per questo vogliamo sottolineare in maniera chiara ed esaustiva i seguenti passaggi sulla vicenda in questione”. Fdi precisa che “la reintegra nella Asl non prevede alcun salto di ruolo, tantomeno un aumento di stipendio. Liris è un dirigente medico specializzato in igiene, epidemiologia e sanità pubblica ed è un dipendente dell’azienda. Sono anni che è lì perché vincitore di concorso. E’ possibile svolgere un doppio ruolo nelle pubbliche amministrazioni (come è successo spesso con alti esponenti ed ex esponenti del loro partito) quando non siano in conflitto, mentre non è possibile cumulare gli stipendi, ragione per cui un rientro nella Asl avrebbe comportato una reintegra del 30% dello stipendio da medico di Liris e contestualmente la percezione del suo stipendio da assessore al 70%. Non serve una laurea in matematica per capire che questo avrebbe comportato un guadagno netto inferiore rispetto al 100% dello stipendio da assessore. Possiamo affermare che Liris avrebbe guadagnato molto meno. La Asl ha ritenuto utile e legittima la posizione di Liris, altrimenti non avrebbe concesso alcun tipo di provvedimento. La sospensione del provvedimento c’è stata non perché la ASL l’ha ritenuto illegittimo (l’ente stesso l’ha deliberato in precedenza, sarebbe una contraddizione altrimenti) ma perché l’assessore Liris ha dichiarato in una nota che non voleva vincolare le avvocature e il personale, tanto della ASL quanto della Regione, ad un confronto di cui non c’è bisogno perché devono dedicarsi ad altro in questo momento. Liris è stato uno degli assessori più presenti nell’ultimo mese e mezzo negli uffici di sua competenza, portando avanti tutte le attività inerenti alle sue deleghe, senza far mancare mai il minimo apporto alle esigenze ordinarie e straordinarie. Invitiamo gli esponenti del PD a interrogare il registro della guardiania della Giunta regionale se hanno qualche dubbio”. Queste le precisazioni di Fratelli d’Italia. “Infine ci preme evidenziare quanto il ruolo di Liris sia ben più ampio: dall’emergenza è in prima linea nel dare una mano all’ospedale, e grazie anche alla sua professione di dirigente medico igienista del lavoro è stato coprotagonista di scelte importanti e strategiche – conclude Fdi -È sotto gli occhi di tutti l’impegno economico della Regione Abruzzo a beneficio dell’emergenza sanitaria, e quanto queste scelte siano state apprezzate da tutta la componente medica e da tutti gli operatori del settore che, più di chiunque altro, conoscono le reali esigenze della sanità. Evidentemente, lavorare concretamente dà fastidio a quelli del PD, che storicamente ha l’obiettivo di infangare i simboli positivi, ma questa volta gli andrà male”.