IL RACCONTO DEL BANCARIO DI CASTEL DI SANGRO GUARITO DAL CORONAVIRUS, UN MESSAGGIO DI SPERANZA
E’ finalmente tornato a casa, guarito dal coronavirus, Vincenzo Fiocca, il primo paziente risanato dal virus, in Alto Sangro. La drammatica esperienza vissuta la racconta lui stesso sulle pagine del quotidiano “Il Centro”. Per lui, dopo il ricovero all’ospedale San Salvatore dell’Aquila e un periodo di quarantena domiciliare in una struttura dell’oasi Parco del Sangro, finalmente è arrivato il sospirato momento del ritorno a casa. “La sua voce è un concentrato di forza e speranza, ma sono tante le parole di riconoscenza per il trattamento ricevuto dai sanitari e dai rappresentati delle istituzioni locali e regionali” sottolinea il quotidiano abruzzese.«Adesso sto bene», dice il 59enne funzionario di banca, residente a Castel di Sangro, ma che lavora a Pescasseroli, «e voglio innanzitutto ringraziare parenti, amici, colleghi che durante i giorni di malattia non mi hanno mai fatto mancare il proprio affetto, molto importante sotto l’aspetto psicologico. Il momento che viviamo è veramente difficile, molto difficile per tutti, ma nonostante tutto io sono qui e sono veramente molto felice». Il contagio da coronavirus, che ha colpito il bancario, sarebbe avvenuto durante una gita insieme ad un pensionato del suo paese, che purtroppo non ha superato il terribile virus. Per recuperare piene forze al suo fisico di rimettersi Fiocca rimarrà a riposo ancora per qualche giorno. “Il suo messaggio di speranza è quella carezza di ottimismo, che dopo tanti giorni di apprensione, tutto l’Alto Sangro aspettava” scrive ancora Massimiliano Lavillotti. «Mi preme ringraziare naturalmente gli infermieri, gli operatori socio sanitari, i dottori e tutta l’équipe dell’ospedale», aggiunge Fiocca, «che si sono preoccupati di me e si continuano a spendere quotidianamente con amore e senza riserve per tutte le altre persone contagiate. E poi i volontari della Protezione civile, i membri del Centro operativo comunale ( Coc ) e soprattutto il sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso, che dall’inizio dell’epidemia si sta prodigando in maniera eccezionale per tutta la comunità castellana».