GIANNANTONIO: ADDIO A PALLOZZI, PICCOLO GRANDE UOMO
“Te ne sei andato alla fine, piccolo grande uomo. Pensavamo restassi con noi per sempre, dopo quasi cento anni passati a Sulmona, la tua cittĆ che hai conosciuto in tutti i suoi pregi e i suoi difettiā. CosƬ il presidente del Circolo di arte e cultura āIl Quadrivioā, Raffaele Giannantonio, ricorda l’artista Gaetano Pallozzi. āSei stato un grande artista, un grande organizzatore, un grande marito e un grande padre: questo lo hanno giĆ scritto molte persone molto piĆ¹ importanti di me in queste ore e io non voglio ripeterne le belle parole – sottolinea Giannantonio – io voglio solo ringraziarti a nome mio e di tutta la cittĆ , per tre motivi: innanzitutto per aver creato un Premio che con gli anni ĆØ diventato sempre piĆ¹ grande e di statura internazionale. Inoltre crescendo il Premio cresceva la Pinacoteca comunale, che era una tua esclusiva invenzione. Poi per aver saputo resistere per piĆ¹ di quaranta anni alle tempeste e alle bonacce, alle critiche e ed ai finti elogi, che sono stati ancora peggiori. Soprattutto alla mancanza di quei fondi pubblici che tu facevi reclamare ad ogni presentazione del Premio, la cui vita era fragile, quasi unāeterna scommessa. PiĆ¹ di quarantāanni a veleggiare fra i marosi di una cittĆ splendida e ingrata che ora ti piange, a ragione”. “Per ultimo, e qui sta la tua grandezza, quando hai capito che il tempo era passato anche per te, hai deciso di cedere il timone che mi hai affidato contro qualche coetaneo che certamente non aveva la tua lungimiranza. Non volendo fare come Arpagone, che trapassĆ² ingurgitando il suo tesoro, tu hai scelto quella transizione morbida e rispettosa che ha consentito al ātuoā Premio di sopravvivere per sempre – conclude l’architetto e docente universitario – Ā in cambio il Premio ha preso il tuo nome consentendoti di goderti questa ereditĆ in vita (rarissimo caso come ha sottolineato il tuo fedele amico Vittorio Sgarbi) ed ora, purtroppo, anche nellāaldilĆ . Per questo grazie tre volte, Piccolo Grande Gaetano: tre volte e tremila, per aver saputo interpretare il tempo senza pretendere di combatterlo. Cosa che a noi umani non ĆØ data e che tu, con la tua simpatica furbizia, hai evitato di fare, guadagnandoti cosƬ lāeternitĆ .Ciao Gaetano, continua a dipingere per tutti noi nella tua stanzetta presso il Paradiso degli Artisti, dove certamente saraiā.