PD: SU EMERGENZA COVID MARSILIO CHIARISCA SE ESISTE UNA STRATEGIA
“Statistiche quotidiane a parte non si conoscono ancora né le azioni, né le strategie future dell’esecutivo rispetto a molti presidi colpiti e, con loro, a tantissimi operatori. La proposta di legge sulle misure straordinarie e urgenti pensate per l’economia e l’occupazione è superficiale e ancora piena di incognite”. Il gruppo consiliare del Pd in Consiglio regionale apre il fronte politico dell’emergenza coronavirus. Nella seduta convocata per domani mattina, a porte chiuse, il partito di Zingaretti chiederà al presidente Marsilio di chiarire quale strategia persegue o intende perseguire davanti al dilagare dell’emergenza covid l’attuale esecutivo abruzzese. Ed incertezze, anche nel caso dell’ospedale di Sulmona, come si sa, non sono mancate. Tutti aspetti da chiarire e non lasciare nell’ombra. “Marsilio ha criticato il Governo sulla quantità delle risorse – attaccano i dem -, ma non dice quante saranno quelle regionali a copertura della proposta di legge di centrodestra, che, peraltro, rischia di replicare il pasticcio del bilancio, perché la Lega ha già pesantemente emendato il testo, dopo averne firmato e avallato la prima stesura. Una proposta indefinita che anzi ha il grave punto debole di non coinvolgere sindaci e parti sociali e che addirittura allunga le procedure amministrative visto che si poteva procede a rapida riprogrammazione senza passare per una norma che, evidentemente, ha più scopo propagandistico”. “Non si conosce inoltre a quanto ammonti la dotazione finanziaria da riprogrammare, né se i fondi sono certi e non è nemmeno chiaro a vantaggio di quali settori verranno emessi, a chi sono rivolti, questo perché con gli emendamenti leghisti vengono inclusi beneficiari prima non ricompresi. Ma soprattutto non si sa bene nemmeno fra quanto tempo saranno disponibili e attraverso quali procedure verranno erogati, punto su cui con i nostri emendamenti abbiamo chiesto di dimezzare il termine dei 30 giorni, portandolo a 15 giorni, perché arrivino subito a chi ne ha bisogno”.A causa di queste lacune abbiamo prodotto una serie di emendamenti mirati a soggetti definiti, famiglie e imprese che ce li hanno chiesti e ispirati e che chiedono: Dimezzamento dei tempi delle procedure amministrative e sospensione della riscossione diretta di tutte le imposte, tasse e tributi speciali regionali e il rinvio delle scadenze di tutte le autorizzazioni regionali e dei bandi per incentivi ed agevolazioni emessi in questo periodo dalla Regione e dalle sue società strumentali, fino alla cessazione dello stato di emergenza l’attivazione degli ammortizzatori sociali per le imprese colpite dall’emergenza, ma che sono fuori dai benefici del Decreto-Legge del 17 marzo scorso, n. 18, per assicurare un sostegno al reddito ai lavoratori. la riprogrammazione delle risorse europee relative al periodo 2014 – 2020, che al momento dell’entrata in vigore della legge non siano state formalmente impegnate e le eventuali economie derivanti da risorse impegnate ma non spese e l’attivazione del Dipartimento per una ricognizione degli importi. E infine nuovi investimenti a sostegno della sopravvivenza e riconversione sostenibile delle imprese attraverso il rifinanziamento del Fondo per il Microcredito, la creazione di un fondo “Smart-working” per le partite Iva che abbiano introdotto forme di lavoro agile nel periodo dell’emergenza epidemiologica, a partire dal 25 febbraio 2020; voucher tecnologici e supporto formativo per l’esercizio del “lavoro agile”. Veglieremo per tutelare ogni tentativo di propaganda e perché la Regione dia un sostegno concreto alla comunità colpita dall’emergenza e dagli effetti del contagio da coronavirus. Stavolta pizzini scritti a mano e favori agli amici non passeranno”.