SCUOLE ANCORA CHIUSE? TRANQUILLI, NON CI SARA’ SFORNATA DI ASINI
Scuole ancora chiuse? Quando finisce? Quando potremo di nuove uscire di casa liberamente? Non fanno paura i morti o i contagiati (finchè non ci tocca), quanto la restrizione, l’essere obbligati a restare tra le mura domestiche. Ci abituiamo subito(purtroppo) alle brutalità degli eventi , e meno invece alle futilità cui ci appare più difficile rinunciare. Sembra, oggi, che a mettere ansia aggiuntiva nelle famiglie sia la probabile, quasi certa, chiusura a tempo indeterminato delle scuole. Ovvero, la mancanza dell’annuncio di una data di riapertura di asilo, elementari, medie, superiori e università. Ci sarebbe da essere rassicurati e fiduciosi se tanta preoccupazione fosse dettata dalla esigenza di non tenere troppo a lungo lontani dall’istruzione, dal sapere e dalla cultura, piccoli, ragazzi e giovanotti . Se davvero l’ansia di tantissimi genitori fosse generata dal pericolo che una lunga assenza dalle aule di apprendimento potesse proiettare i propri figli verso il sentiero di un analfabetismo di ritorno. Temiamo tuttavia che non sia così, e che quel desiderio sia invece il prodotto (a noi tutti comune) del semplice egoismo, cioè dato dalla esigenza di sgomberare casa, di rimandare piccoli e adulti sui banchi di scuola, e di potersi concedere finalmente di nuovo liberi: a bar, ristoranti, cinema, teatri e stadi. Purtroppo dobbiamo fare ancora i conti con questa epidemia e con un dato di fatto: scolari e studenti hanno fortunatamente a loro disposizione strumenti che non li tengono isolati dai loro istituti e dal loro mondo, sicchè possono continuare a percorrere le loro strade di apprendimento magari con qualche gioia aggiuntiva fornita da internet e video lezioni. Noi invece dovremo farci una ragione di questo sacrificio e non pensare che dalle scuole chiuse usciranno classi di analfabeti. Come quei tanti asini prodotti dal ’68, dal 18 politico, di cui portiamo ancora, nella vita pubblica, i postumi della loro ignoranza.
Luigi Liberatore