OSPEDALE DI SULMONA TROPPO RISCHIOSO, I DIALIZZATI RINUNCIANO ALLA TERAPIA E MINACCIANO QUERELE
Momenti di tensione oggi, nel reparto dialisi dell’ospedale di Sulmona dove non tutti i pazienti in cura si sono presentati per la consueta terapia. Alcuni parenti dei dializzati hanno giudicato la situazione troppo pericolosa per la prossimità al reparto, dei locali assegnati al personale destinato alla cura dei pazienti affetti da coronavirus, rinunciando alla consueta seduta terapeutica perché ritenuta “troppo rischiosa”. “Ho contattato il direttore Sanitario di Sulmona Tonio Di Biase”, afferma la nipote di un paziente in dialisi. “Mi ha confermato, purtroppo, che la decisione di assegnare locali al personale addetto ai Covid-19 era stata già attuata. Nonostante le nostre proteste, ha cercato di tranquillizzarci affermando che i sanitari che utilizzano quegli spazi non sono contagiati. Mi domando come sia possibile avere simili certezze visto che i tamponi se sono stati fatti non hanno ancora avuto esito…!”. “Io come nipote e mia madre come sorella del dializzato ci rifiutiamo di portare una persona così ad alto rischio in ambiente pericoloso”. “Al direttore sanitario Di Biase diciamo che alle parole risponda con i fatti mettendo in sicurezza il reparto di dialisi”, conclude la donna. “Mio zio deve fare la terapia di cui ha bisogno in totale sicurezza e se non verranno adottate le adeguate misure di protezione ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità”.